E’ trascorso un anno dalla sua scomparsa e la città non dimentica colui che è stato sempre considerato il padre delle televisioni locali a Messina. Mino Licordari ci ha lasciati troppo presto è venuto a mancare lo scorso anno a causa di un infarto fulminante che non gli ha lasciato scampo. A Messina è stato sempre considerato “la televisione”. Mino ha inventato uno stile unico ed aveva la capacità di entrare nel cuore della gente e trasferire i suoi messaggi. Una sorta di Baudo locale che riusciva a coinvolgere la gente come nessuno è mai riuscito a fare. Lui si definiva sempre un avvocato prestato al giornalismo. In effetti lo era, la sua professione forense l’ha esercitata fino al giorno prima di morire e gli ha dato parecchie soddisfazioni. Era un avvocato stimato e di successo ed anche in questo settore i “numeri” sono sempre stati dalla sua parte. Ma la gente comune lo conosceva come giornalista e conduttore televisivo. Ha iniziato a scrivere alla Tribuna del Mezzogiorno, poi per il Corriere dello Sport. La nascita nelle tv locali lo videro protagonista assoluto in tantissime trasmissioni sia di carattere sociale che sportivo. L’audience era sempre alle stelle e gli operatori commerciali facevano a gara per avere uno spazio pubblicitario all’interno dei suoi programmi. Molti ricorderanno i treni dei tifosi organizzati per seguire l’Acr Messina in trasferta. Episodi unici che sicuramente non si ripeteranno mai più. Dava a Cesare quel che era di Cesare, ma non aveva mai peli sulla lingua e ciò che pensava lo diceva tranquillamente senza alcuna remora. Da Rtp a Tcf ha sempre ideato e condotto trasmissioni di enorme successo. Era ben voluto da tutti ed è stato sempre un punto di riferimento per tanti giornalisti che oggi sono diventate firme importanti nel panorama dell’informazione. Ad un anno dalla sua scomparsa lo ricordiamo con una nota di malinconia perchè riteniamo che Mino avesse ancora tanto da dire, da raccontare e, soprattutto, da insegnare.