Milazzo, trovato cadavere in un capannone abbandonato

Gli inquirenti stanno lavorando su diverse ipotesi, ma sarà l’autopsia a stabilire la causa della morte

Mistero a Milazzo su un macabro ritrovamento questa mattina in via Tonnara, nella zona retrostante l’ex Hotel Silvanetta. Un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato scoperto all’interno di un capannone abbandonato, sollevando numerosi interrogativi sulla dinamica della morte e sull’identità della vittima.

A lanciare l’allarme è stato un passante che, notando un odore acre provenire dall’interno della struttura, ha deciso di allertare le autorità. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, insieme ai Vigili del fuoco.

Le forze dell’ordina hanno forzato l’ingresso del capannone. Una volta all’interno, gli agenti si sono trovati di fronte a una scena inquietante: il corpo di un uomo riverso a terra, in stato di decomposizione avanzata.

Dai primi rilievi, la vittima sarebbe un uomo di 56 anni, trovato con accanto un passaporto che lo identifica come residente a Roma. Tuttavia, sono in corso ulteriori verifiche per confermare la sua identità e stabilire con esattezza da quanto tempo si trovasse lì.

L’area è stata immediatamente transennata per consentire i rilievi da parte della sezione investigativa del Ris dei Carabinieri. Sul posto è arrivato anche il Procuratore capo di Barcellona Pozzo di Gotto, Emanuele Crescenti, per coordinare le prime fasi dell’indagine.

Gli inquirenti stanno lavorando su diverse ipotesi. Si pensa un possibile decesso per cause naturali, un gesto volontario, o – nella peggiore delle ipotesi – un omicidio. Al momento non sarebbero stati riscontrati segni evidenti di violenza sul corpo.

L’autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni presso l’Istituto di Medicina Legale di Messina, sarà determinante per stabilire le cause esatte del decesso e il tempo trascorso dalla morte.

Il capannone in cui è stato ritrovato il cadavere si trova in una zona periferica di Milazzo, poco frequentata e spesso utilizzata come rifugio da senzatetto o persone in difficoltà.

Le condizioni dell’edificio sono fatiscenti, con ingressi aperti e facilmente accessibili. Questo ha reso la struttura un luogo ideale per chiunque volesse nascondersi o trovare riparo senza essere disturbato.

Secondo alcuni residenti della zona, negli ultimi tempi si erano verificati movimenti sospetti attorno al capannone. Diverse persone sono state viste entrare ed uscire, ma nessuno avrebbe mai sospettato la presenza di un cadavere.

Al momento, gli investigatori non escludono alcuna pista. Le principali ipotesi al vaglio sono:

  • Morte naturale: la vittima potrebbe essere decaduta per cause naturali all’interno della struttura senza che nessuno se ne accorgesse. Il passaporto trovato accanto al corpo fa pensare a un uomo senza fissa dimora, che potrebbe essersi rifugiato lì per la notte.
  • Overdose o abuso di alcol/droghe: il capannone potrebbe essere stato utilizzato come punto di ritrovo per tossicodipendenti o senzatetto, e la vittima potrebbe aver perso la vita per un’overdose o un abuso di sostanze stupefacenti.
  • Omicidio o morte sospetta: gli inquirenti non scartano la possibilità che l’uomo sia stato vittima di un aggressione o che qualcuno lo abbia portato lì dopo la morte per sbarazzarsi del corpo.

L’autopsia, insieme ai rilievi della scientifica, sarà fondamentale per chiarire i contorni della vicenda. Nel frattempo, i Carabinieri stanno cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti dell’uomo. Si stanno analizzando le immagini delle telecamere di sicurezza presenti in zona e raccogliendo testimonianze da chi potrebbe averlo visto negli ultimi giorni.

 

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