Quattro seggi a ScN, tre alla Lega, due a Pd, Fratelli d’Italia e Forza Italia, uno a Grande Sicilia
È stato completato oggi pomeriggio lo spoglio delle schede per il rinnovo del Consiglio Metropolitano della Città Metropolitana di Messina.
I risultati ufficiali, diffusi dalla Commissione elettorale, delineano la composizione dell’organo politico di Palazzo dei Leoni.
La lista “Avanti con Basile sindaco” si è affermata come la più votata, conquistando 4 seggi: sono stati eletti Giuseppe Crisafulli, Flavio Santoro, Carmelina Bambara e Daniela Zirilli.
Seguono “Lega Salvini Premier” con 3 seggi (Alberto Ferraù, Giuseppe Calabrò e Antonino Russo). Poi “Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni” con 2 seggi (Francesco Perdichizzi e Libero Gioveni).
Due seggi anche per “Forza Italia – Berlusconi PPE” (Carmelo Pietrafitta e Alessandra Milio) e “Partito Democratico – L’alternativa”, (Felice Calabrò e Domenico Sebastiano Santisi).
Un seggio è andato infine a “Grande Sicilia”, con l’elezione di Ilenia Torre. Non raggiunge neanche un seggio la Dc di Totò Cuffaro. Si vocifera una sorta di “tradimento” da parte di Mirko Cantello che avrebbe dirottato altrove il suo voto (Lega ndr). In serata la Dc ha deciso di “provvedere immediatamente alla sospensione del Consigliere Cantello da ogni attività di Partito ed anche al suo deferimento al Collegio dei Probi Viri”.
Sono state registrate quattro schede nulle e una scheda bianca.
Alta l’affluenza al voto: su 1182 aventi diritto hanno partecipato in 1127, pari all’89,3%.
Si trattava di una tornata elettorale di secondo livello, riservata ai sindaci e consiglieri comunali dei 108 Comuni del territorio metropolitano, con un sistema di voto ponderato basato sulla popolazione residente.
Il nuovo Consiglio metropolitano sarà chiamato a governare una fase cruciale per il territorio, con priorità su sviluppo sostenibile, coesione territoriale e gestione delle risorse legate al PNRR e ai fondi europe.
Ricordiamo che nelle città metropolitane i presidenti sono di diritto i sindaci dei rispettivi Comuni.