ll Presidente della Repubblica ha ricevuto il dottorato honoris causa in Scienze delle pubbliche amministrazioni
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi si è recato a Messina al Teatro Vittorio Emanuele dove gli è stato conferito, nell’ambito dell’inaugurazione dell’anno accademico, il dottorato honoris causa in “Scienze delle pubbliche amministrazioni” dalla rettrice Giovanna Spatari.
Ad accogliere Mattarella il coro dell’Ateneo.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto una una lectio magistralis.
“Il processo di integrazione istituzionale tra gli Stati europei ha inizio – come è noto – il 23 luglio 1952, con il Trattato istitutivo della Comunità europea del carbone e dell’acciaio, firmato a Parigi il 18 aprile 1951 dai sei paesi Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi.
L’economia era lo strumento ma il fine del Trattato era la pace, una pace solida e duratura dopo la tragedia delle due guerre mondiali e dei tanti conflitti precedenti”. Il Presidente ha poi toccato l’argomento riguardante la politica europea.
“L’attuale assetto dell’amministrazione europea -ha affermato Mattarella- sconta l’assenza di uno spazio politico europeo effettivamente integrato, di soggetti politici realmente di livello europeo, di un’opinione pubblica europea che non si riduca alla semplice sommatoria delle diverse sensibilità nazionali”.
La rettrice dell’Università di Messina Giovanna Spatari nel suo intervento ha parlato di giornata solenne. “Questa giornata è particolarmente solenne perché non si limita all’inaugurazione dell’anno accademico.
Siamo qui riuniti, onorati dalla presenza del presidente della Repubblica cui oggi verrà conferito il dottorato honoris causa in “Scienze delle pubbliche amministrazioni”.
“Questo riconoscimento -ha aggiunto la Rettttrice- intende celebrare, signor presidente il suo impegno instancabile nella difesa dei valori repubblicani e democratici, nella tutela delle istituzioni e nella promozione del bene comune”.
“Quest’anno, l’inaugurazione del nostro anno accademico – ha concluso la Prof.ssa Spatari – si colloca in un contesto ancor più denso di significato, poiché ricorre il 70° anniversario della “Conferenza di Messina”.