Nel corso dei lavori si è affrontato ed approfondito il tema dell’abitare in città e in provincia
Casa, Ambiente e Partecipazione è stato il titolo del decimo congresso provinciale del Sicet Cisl, Sindacato Inquilini Casa e Territorio che ha visto la riconferma alla propria guida di Loris Foti.
Nel corso dei lavori si è affrontato ed approfondito il tema dell’abitare in città e in provincia, passato dall’emergenza alla pianificazione integrale.
Foti ha affrontato il tema ricordando le somme a disposizione grazie al PNRR a livello nazionale ma anche l’incidenza che gli affitti hanno soprattutto sul territorio di Messina.
«Oggi il 45 % dei nuclei in affitto destina al canone di locazione mediamente più di un quarto del reddito disponibile – ha ricordato Foti -. La Messina urbanisticamente disegnata è assolutamente sovradimensionata, carente di primarie opere di urbanizzazione, incurante del rischio sismico e idrogeologico, ma soprattutto non tiene conto della sua (non) crescita.
Nel 2023 nella provincia di Messina sono stati emessi n. 167 sfratti di cui n. 152 per morosità con un decremento del 25% rispetto all’anno precedente, ma su n. 289 richieste di esecuzione n. 89 sono state effettivamente eseguite, così risultando Messina la provincia in Sicilia con il maggior saldo di esecuzioni.
In sostanza a Messina c’è sempre più gente che perde la casa per l’impossibilità di pagarne l’affitto (morosità) e sempre meno nelle condizioni di poter contrarre un mutuo per l’acquisto di una nuova a causa delle crescenti difficoltà incontrate nell’accesso al credito».
Focus anche sugli acquisti. «Un fenomeno particolare è che, a dispetto di ciò, gli acquisti per la seconda casa dal 2005 al 2023 si sono raddoppiati. Gli acquisti per investimento sono aumentati di uno 0,4% e quelli per parenti prossimi sono passati dal 7% al 11%. Si evince in maniera chiara che il mercato è quindi sempre più rivolto ad esigenze non primarie».
Attenzione anche alla sostenibilità. «La realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, i cui impatti sul territorio e sul mercato abitativo sono tutti da scoprire, potrebbe dare una svolta al settore immobiliare non compiutamente calcolabile, qualora davvero iniziasse la stagione dei cantieri e degli investimenti legati al Ponte.
Nel frattempo, bisogna continuare a puntare sulle incentivazioni delle azioni a sostegno delle politiche di recupero del patrimonio immobiliare esistente rafforzando, a livello locale, i provvedimenti emanati dal governo regionale in tema di recupero di abitazioni nei centri storici urbani e in materia di social housing».