A distanza di qualche giorno dal taglio di tre pneumatici all’auto dell’on. Nino Germanà, l’esponente politico affida la sua riflessione, a mente fredda, alla pagina Facebook. Il deputato regionale afferma che continuerà a portare aventi le sue battaglie politiche nel medesimo modo in cui lo ha fatto finora e non permetterà a nessuno di minare la sua serenità e quella della sua famiglia.
“Dopo qualche giorno di silenzio mi affido a queste poche righe principalmente per ringraziare i tanti amici che, manifestandomi la loro solidarietà, sono stati vicini a me e alla mia famiglia. Migliaia di messaggi e chiamate di persone più o meno vicine che hanno voluto offrirmi sostegno e manifestare sincero affetto. È questo che mi dà la forza di essere impegnato in prima linea sempre con maggiore determinazione. Ho un concetto di violazione della proprietà privata molto estremo, nonostante la mia indole moderata, e qualcuno si è permesso di violarla. Chi conosce la mia famiglia sa che che la nostra è sempre stata una casa aperta a tutti e, fino a qualche anno fa, addirittura tenevamo anche le chiavi alla porta. Vorrei solo dire a quei vigliacchi, autori di un gesto vile degno dei peggiori codardi, che il loro “atto eroico” dell’altra notte non condizionerà in alcun modo le mie scelte, non cambierà di una virgola i miei comportamenti e, anzi, sarò molto più determinato nel portare avanti le battaglie in cui credo. Perché situazioni del genere, se sai di essere nel giusto e soprattutto di non essere solo, ti danno nuova linfa per fare di più e meglio. Cerco sempre di tenere atteggiamenti equilibrati per via del ruolo istituzionale che ricopro ma sono anche un uomo, fatto di carne e ossa; e soprattutto sono un padre. Questo per dire che seppure sia fiducioso si sia trattato solo di una “bravata” -Brolo è un paese straordinario è molto tranquillo ma come da clichè anche da noi ci sarà qualche “scemo del villaggio” di turno che compie atti idioti senza riflettere sulle conseguenze-, non escludo il resto e, da uomo, ma soprattutto da padre, non potrei accettare passivamente che qualcuno ritenesse di attentare alla serenità mia e della mia famiglia. Questo che sia chiaro.
Ho rilasciato una sola e breve dichiarazione quando è venuta fuori la notizia, nonostante avrei preferito non si fosse saputo nulla ma il paese è piccolo, la gente mormora e, ringraziando Dio, di persone che mi vogliono davvero bene e si preoccupano del mio benessere, evidentemente ce ne sono tante. Così la storia è trapelata. E oggi, a qualche giorno dall’accaduto, con questo post voglio rivolgere un sincero “grazie” a chi ha voluto starmi vicino e manifestarmi solidarietà, stima e affetto. Detto ció, non mi sentirete più parlare di questa vicenda e ritengo archiviato il caso per quel che mi riguarda, sicuramente dal punto di vista mediatico”.