La legge 38/2010 rappresenta un punto di svolta e riconosce il diritto del paziente di non soffrire inutilmente
Prendersi cura e dare sollievo. Sono due obiettivi fondamentali che, con il loro lavoro quotidiano, si pongono ogni giorno tutti gli operatori sanitari dell’IRCCS Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina, che aderisce alla XXIV Giornata Nazionale del Sollievo.
In vista della ricorrenza, i professionisti dell’Istituto impegnati nella terapia del dolore durante la tavola rotonda sul tema “Sfide e opportunità nell’umanizzazione delle cure”, tenutasi mercoledì scorso nell’Auditorium dell’IRCCS, si sono confrontati su quelle che sono le strategie oggi più efficaci per garantire al paziente non soltanto le migliori cure possibili volte a dare sollievo ove non sia possibile una guarigione, ma anche ascolto, comprensione ed empatia.
La legge 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore” rappresenta un punto di svolta nell’ambito del sistema sanitario italiano riconoscendo il diritto del paziente a non soffrire inutilmente e ad essere accompagnato con dignità nel percorso di patologie inguaribili.
«Tutti i pazienti – afferma la dott.ssa Daniela Floridia, dirigente medico anestesista e responsabile dell’UOS di Terapia del dolore dell’IRCCS – hanno diritto ad accedere alla terapia del dolore e alle cure palliative, in qualsiasi stadio della malattia e in ogni contesto assistenziale.
Il dolore è uno dei principali motivi di accesso ai servizi sanitari e incide profondamente sulla qualità della vita. Il nostro obiettivo è migliorarla e dare sollievo alla sofferenza anche nelle fasi terminali dell’esistenza».
«Nel nostro Istituto – sottolinea il direttore generale dott. Maurizio Lanza -, ogni giorno curiamo pazienti sofferenti. La nostra attenzione è rivolta per il 60% a pazienti affetti da patologie croniche e degenerative cioè a pazienti fragili che vivono ogni giorno storie di sofferenza e di dramma, a cui non neghiamo coraggio e fiducia.
L’obiettivo quotidiano dell’Istituto è quello di supportare il paziente e la sua famiglia nell’accettazione e gestione della malattia e della disabilità garantendo dignità anche nelle fasi terminali della vita».
Il dolore è qualcosa che tutti conosciamo e non è solo un fenomeno biologico: è psicosociale, culturale, spirituale e, a volte, è invisibile. Le équipe multidisciplinari di medici, infermieri, psicologi e assistenti sociali dell’Istituto garantiscono una presa in carico globale del paziente per migliorare costantemente il percorso di cura e la qualità assistenziale e per assicurare quella dignità che ogni persona, indipendentemente dalla sua aspettativa di vita, ha diritto a preservare.