L’INGV ha emesso un avviso per il volo (VONA) di colore rosso, segnalando il potenziale rischio per il traffico aereo nella zona.
Dopo un periodo di relativa calma, l’Etna ha ripreso la sua attività eruttiva nella serata del 2 aprile. Si sono verificati fenomeni di attività stromboliana dal Cratere di Sud-Est. L’evento è stato accompagnato dall’emissione di una nube di cenere che si è dispersa in direzione est-sudest, sospinta dai venti in quota.
Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo (INGV-OE), l’attività ha avuto un’intensificazione graduale a partire dal pomeriggio dello stesso giorno, con un aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico. Intorno alle ore 22:00, i parametri sismici hanno raggiunto valori alti, con il centroide delle sorgenti del tremore localizzato nell’area del Cratere di Sud-Est, a una quota di circa 2.800 metri sopra il livello del mare.
Le osservazioni effettuate dagli esperti mostrano che l’attività si manifesta con esplosioni intermittenti, emissione di materiale incandescente e piccole colate laviche all’interno del cratere. L’INGV ha emesso un avviso per il volo (VONA) di colore rosso, segnalando il potenziale rischio per il traffico aereo nella zona.
L’attività dell’Etna, sebbene spettacolare, non rappresenta al momento un pericolo diretto per i centri abitati, ma le autorità locali invitano la popolazione alla prudenza. In particolare, si segnalano ricadute di cenere vulcanica in alcune aree della provincia di Catania, con possibili disagi alla viabilità e ai trasporti.
Nel frattempo, la spettacolare attività eruttiva dell’Etna continua ad affascinare residenti e turisti, che hanno potuto osservare fontane di lava e bagliori rossastri visibili anche a grande distanza. Numerosi video e immagini sono già stati diffusi sui social network, documentando l’evento naturale in corso.
L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, è noto per la sua intensa e frequente attività eruttiva. Negli ultimi mesi, l’attività era rimasta relativamente contenuta, con sporadiche emissioni di cenere e lievi fenomeni effusivi. Tuttavia, la sua natura imprevedibile fa sì che gli scienziati continuino a monitorarlo costantemente.
Secondo gli esperti, l’attuale attività potrebbe rientrare in un ciclo eruttivo più ampio che potrebbe portare a ulteriori episodi nelle prossime settimane.