L’augurio del Provveditore Leon Zingales ai maturandi

Il messaggio agli Studenti che si apprestano a sostenere l’Esame di Stato del II ciclo d’istruzione

Riceviamo e pubblichiamo di seguito il messaggio del Provveditore di Messina agli studenti maturandi.

Cari ragazzi,

l’Esame di Stato rappresenta, da sempre, uno dei momenti più significativi della vita scolastica e personale.

È un tempo che non appartiene più al solo studio, né unicamente alla scuola, ma che apre, con passo solenne e consapevole, il cammino verso ciò che sta oltre: il futuro, nelle sue mille forme.

È, prima di tutto, un momento di passaggio. Un passaggio non solo dalla scuola al mondo del lavoro o dell’università, ma un vero e proprio attraversamento simbolico. Vi lasciate alle spalle l’adolescenza con i suoi riti, le sue sfide, le sue scoperte, per entrare in una fase nuova, fatta di scelte più autonome, di responsabilità più chiare.

Negli anni trascorsi nelle vostre aule avete imparato molto: conoscenze, certo, ma anche il senso del tempo, il valore della costanza, la bellezza del confronto, la forza della collaborazione e il peso, a volte, del silenzio o della fatica. Avete sbagliato, vi siete corretti; siete cresciuti.

Questo esame, allora, non arriva per giudicarvi, ma per riconoscere ciò che siete diventati. È una tappa naturale di un percorso che vi ha già trasformati, anche se forse non ve ne siete ancora del tutto accorti.

Ma l’Esame di Stato è anche, e soprattutto, un ponte verso il futuro. Un ponte che vi invita ad attraversarlo con fiducia, pur nella legittima incertezza di chi ancora non sa dove porterà la strada, ma sa di voler camminare.

È il punto in cui i vostri desideri iniziano a prendere forma concreta, in cui le idee che coltivate cominciano a chiedere spazio, in cui la vostra voce si fa più chiara. È il tempo in cui si comincia a scegliere non solo cosa fare, ma anche chi essere.

Nessuno vi chiederà di essere perfetti, ma di essere presenti, autentici, attenti. Nessuno vi chiederà di sapere tutto, ma di saper affrontare l’ignoto con responsabilità e spirito critico.

E se c’è una qualità che oggi più che mai il mondo chiede ai giovani, è proprio questa: la capacità di affrontare il cambiamento non come un ostacolo, ma come una possibilità.

Vi auguro di vivere questo esame con la giusta serietà, ma anche con serenità; con impegno, ma senza rinunciare alla fiducia; con rispetto per ciò che è stato e con entusiasmo per ciò che verrà.

Portate con voi l’essenziale: ciò che avete imparato, ciò in cui credete, ciò che sognate.

E in questo giorno in cui dovete guardare avanti, è doveroso anche volgere lo sguardo indietro, per dire grazie. Un grazie sincero e profondo a tutti coloro che hanno accompagnato questo vostro percorso.

Ai docenti, che vi hanno guidato con competenza, pazienza, e passione, trasmettendovi non solo conoscenze, ma anche il senso del rigore, della curiosità, del rispetto.

Ai Dirigenti scolastici, per la visione, l’impegno e la responsabilità con cui hanno sostenuto il cammino dell’intera comunità educativa. Al personale della scuola tutto, che ogni giorno, spesso in silenzio, ha reso possibile la vita della scuola, con dedizione e senso del dovere.

La scuola è una comunità, fatta di volti, di relazioni, di piccole e grandi attenzioni quotidiane. E il traguardo che raggiungete oggi è anche il frutto di un lavoro collettivo, silenzioso ma indispensabile, che merita riconoscenza.

Siate fieri del cammino fatto e pronti a compiere il prossimo passo. Sono certo che saprete attraversare questo ponte con dignità, maturità e speranza.

Buon esame, e buon viaggio verso il vostro futuro

Leon Zingales

 

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