La sfiducia ad Accorinti non passa, determinanti i genovesiani ed il Pd

Alla fine delle lunga maratona, alle 03:34 del 16 febbraio 2017, i 38 presenti hanno votato così: 23 favorevoli, 5 astenuti e 10 contrari. Pertanto il Messina ha ancora il suo sindaco. Renato Acconti finirà il suo mandato. Lo hanno deciso i consiglieri comunali, che hanno detto no alla mozione di sfiducia contro il sindaco scalzo. E’ stato un consiglio comunale lungo e infuocato, che alla fine ha scelto di non affidare per la quarta volta consecutiva la città ad un commissario. Le ultime tre sindacature – due di Giuseppe Buzzanca e una di Francantonio Genovese – si sono chiuse così. E c’è il forte sospetto che a decidere di non mandare a casa il primo cittadino sia stato proprio l’ex parlamentare Pd oggi transitato in Forza Italia. Tornato a Montecitorio dopo due anni, nove mesi e sei giorni dal suo arresto, avrebbe riunito il suo partito a poche ore dalla sfiducia decidendo di far continuare il suo mandato ad Accorinti. Ma a sorpresa tre consiglieri su quattro del Pd hanno votato no alla sfiducia. Probabilmente è ancora troppo presto per tornare al voto. E le riunioni frenetiche di queste ultime settimane dimostrano che le vecchie volpi della politica non si sono accordate. Un altro messinese doc nelle scorse settimane aveva lanciato chiaro il suo messaggio. «Personalmente ritengo che la sfiducia non passerà». A dirlo è stato Gianpiero D’Alia. E così è stato! Accorinti resta al suo posto. I consiglieri gli hanno teso un mano. C’è chi ha visto nei loro interventi solo strategia d’aula. Chi invece si augura che Messina stia davvero cambiando. E che con lei anche chi fa politica. Da qui la speranza che la decisione di non mandare a casa Accorinti sia frutto del fatto che i leader dei partiti abbiano davvero lasciato liberi i propri consiglieri di votare secondo coscienza e non seguendo le linee di partito. Tra gli interventi più coloriti, quello di Giuseppe Trischitta di Forza Italia che ha tirato fuori nuovamente la storia degli scontrini che hanno provocato le reazioni del pubblico presente che ha fatto interrompere i lavori più volte. Quello più accorato di Lucy Fenech di cambiamo Messina dal Basso, che ha voluto ringraziare tutti i componenti della giunta. Tante le mani tese verso il sindaco. Tanti gli strali lanciati. E anche nell’intervento del primo cittadino, Accorinti non è stato accomodante come tanti si aspettavano. Solo al termine del suo discorso ha chiesto scusa per gli errori commessi, ha chiesto collaborazione e ha promesso grande dialogo. Vedremo!

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