L’Acr Messina sceglie il gruppo laziale guidato da Angelo Massone, alla finestra un imprenditore ragusano

Al Franco Scoglio si è tenuta la conferenza stampa indetta dalla società per riferire in merito alla decisione presa durante il consiglio di amministrazione dell’Acr Messina dello scorso lunedì. Dopo uno sfogo del presidente Stracuzzi nei confronti di alcuni giornalisti che, a suo dire, avrebbero scritto notizie false e tendenziose, il numero uno della società giallorossa, ha ammesso determinati errori che hanno portato ingenti danni economici alla società e che li hanno costretti a prendere determinate scelte. Stracuzzi ha sostenuto, inoltre, che la squadra, nonostante la posizione critica di classifica, è composta da elementi validi richiesti dalle migliori squadre di Lega Pro. In merito alla scelta sui nuovi ingressi in società, il presidente in un primo momento non voleva fornire alcun dettaglio, poi incalzato dai giornalisti ha dovuto ammettere che la decisione è ricaduta su un gruppo di imprenditori laziali guidati da Angelo Massone, il quale non vanta certamente un curriculum di tutto rispetto nelle società estere che ha gestito, sia in Scozia che in Romania.

Ma per Stracuzzi questo non è un problema, anzi: “Ho letto adesso le vicissitudini sportive di Massone -ha affermato Stracuzzi- per quanto mi riguarda il suo curriculum pregresso non è un problema, anzi è la dimostrazione che ha esperienza nel mondo del calcio dove ha investito due milioni di euro. A noi interessano capitali all’interno della società e lui ce li ha garantiti. Noi quando abbiamo acquistato il Messina ci siamo presentati con assegni circolari non con le chiacchiere”. Ma oltre il gruppo di imprenditori romani c’è anche un industriale ragusano pronto ad investire nell’Acr Messina: “Si tratta di un imprenditore molto facoltoso ed interessato ad entrare in società -ha spiegato il presidente Stracuzzi-. Ancora non abbiamo stabilito la percentuale delle quote che potrebbe acquisire, ma crediamo che lui possa affiancare il gruppo laziale. Più siamo, meglio sarà per l’Acr Messina”.

Natale Stracuzzi ha chiarito che saranno cedute al massimo l’80% delle quote detenute da lui e da Piero Oliveri, ossia 88% (48% Stracuzzi 40% Oliveri ndc.). A Nino Micali resta il 2% ed a Pietro Gugliotta, tramite la società Antares, il 10%. Massone ha paventato 3 ipotesi: la prima è l’acquisto del 33% delle quote di Stracuzzi e Oliveri (in totale circa il 29%), il 50% (44% della quota totale), o l’80% (circa il 70% della quota totale). Tradotto in soldoni, la prima ipotesi prevede una entrata di 200 mila euro, la seconda di 300 mila euro, la terza 500 mila euro. La scelta dei soci dipenderà ovviamente anche da quello che proporrà l’imprenditore ragusano.

In merito al calciomercato Gugliotta e Stracuzzi hanno dato ampie garanzie che la richiesta di Lucarelli di inserire 3 o 4 calciatori da lui individuati, sarà esaudita. Ovviamente ci sarà da sfoltire l’organico di almeno 10 unità e si penserà anche ad eventuali scambi che potrebbero far rientrare a Messina giocatori come Cocuzza e Zanini.

ARTICOLI CORRELATI

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

SEGUICI SUI NOSTRI CANALI SOCIAL

7,108FansLike
549FollowersFollow
1,057FollowersFollow
spot_img

ULTIMI ARTICOLI