La decisione del Tar è stata anticipata dallo stesso Scurria sul sul profilo Facebook
È arrivato il verdetto del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia: il ricorso presentato da Marcello Scurria, ex sub commissario per il risanamento di Messina, è stato respinto. Nessun ripristino dell’incarico e nessuna illegittimità, dunque, nel provvedimento con cui il presidente della Regione, Renato Schifani, lo aveva rimosso lo scorso febbraio.
La decisione del TAR mette un punto fermo in una vicenda che, negli ultimi mesi, ha acceso il dibattito politico e istituzionale. Scurria aveva impugnato il decreto di revoca l’ultimo giorno utile, sostenendo che fosse stato adottato in maniera arbitraria, lesiva della sua immagine e delle sue competenze, e che minasse la continuità operativa del processo di risanamento.
Ma per i giudici amministrativi la revoca è pienamente legittima. Al centro della questione c’è la perdita di fiducia tra Schifani e Scurria, maturata dopo forti contrasti sulla gestione degli alloggi e sull’acquisto di immobili per il trasferimento delle famiglie dalle baracche. Scurria aveva anche criticato duramente la scelta, da parte della Regione, di rimuovere la priorità ai soggetti fragili nell’assegnazione delle nuove abitazioni.
Il TAR, però, ha ritenuto che, trattandosi di un incarico fiduciario, la rottura del rapporto tra le parti costituisca di per sé un motivo valido per la revoca. Nessuna irregolarità, dunque, e fine della corsa per l’ex sub commissario.
La sentenza conferma la linea dell’amministrazione regionale e chiude — almeno sul piano giudiziario — una pagina tesa e controversa del risanamento urbano messinese.