I 133 cardinali chiamati a votare hanno scelto il successore di Francesco. Giubilo e applausi dei fedeli: oltre centomila persone si sono radunate in Piazza San Pietro
La Chiesa ha un nuovo Pontefice: si tratta dell’americano Robert Francis Prevost che ha scelto di chiamarsi Leone XIV. A dare l’annuncio è stato il cardinale protodiacono Dominique Mamberti. Il nuovo Pontefice, il primo statunitense della storia, è stato eletto al quarto scrutinio del secondo giorno del Conclave. Oltre centomila persone sono giunte in Piazza San Pietro per assistere all’Habemus Papam. I 133 cardinali elettori , riuniti nella Cappella Sistina, hanno dunque eletto il 267esimo Romano Pontefice, raggiungendo il quorum dei due terzi dei voti, ovvero 89.
“La pace sia con tutti voi”, sono state le prime parole del Santo Padre, visibilmente commosso. “Grazie a Papa Francesco”, ha detto ancora alla folla che ha accolto il ricordo con un lungo applauso e boato. Terminato il suo discorso dalla loggia del palazzo Apostolico, il Papa ha impartito la benedizione ai fedeli in piazza.
Classe 1955, nato a Chicago in una famiglia cattolica di origini europee, Prevost è molto più di un curiale nordamericano. La sua lunga esperienza missionaria in America Latina, in particolare in Perù, lo ha trasformato in una figura che sfuma i confini geografici e ideologici tra Nord e Sud del mondo. Per questo, c’è chi lo considera quasi una voce del cosiddetto Global South, quel Sud globale che Papa Bergoglio ha riportato al centro dell’agenda ecclesiale.
Durante la sua permanenza in Perù, a capo di una diocesi tra le più povere e problematiche del Paese, Prevost ha condiviso la vita quotidiana delle comunità locali, imparando a leggere il mondo e la Chiesa da una prospettiva “rovesciata”. È lì che ha maturato una sensibilità particolare verso le dinamiche dell’emarginazione, delle migrazioni e delle disuguaglianze, intuendo il potenziale profetico di una Chiesa più vicina agli ultimi.