Incontri dei Carabinieri nelle scuole messinesi sulla cultura della legalità
Con l’obiettivo di dare continuità ad un progetto ben avviato, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina proseguono negli incontri nelle scuole. Riunioni sul territorio volte a diffondere la “cultura della legalità”.
Nei giorni scorsi, i militari dell’Arma hanno incontrato oltre 200 studentesse e studenti appartenenti all’Istituto Comprensivo “Capizzi – Cesarò”. Successivamente hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Artistico “Ciro Michele Esposito” di Santo Stefano di Camastra.
I giovani intervenuti sono stati accompagnati da alcuni dirigenti scolastici e docenti. Gli studenti hanno avuto la possibilità di interfacciarsi direttamente con il Maggiore Angelo Salici, Comandante della Compagnia di Santo Stefano di Camastra.
Il comandante, avvalendosi di un linguaggio chiaro e di esempi pratici, ha affrontato tematiche attuali come il bullismo e cyber bullismo, la sicurezza stradale, i rischi della rete.
Si è discusso anche degli effetti derivanti dall’assunzione di sostanze stupefacenti e dall’abuso dell’alcool. Per sensibilizzare i giovani sul rispetto della legge, sullo sviluppo di un’etica della responsabilità e sull’importanza della fiducia nelle Istituzioni dello Stato.
Non si è trattato di una lezione, ma di un confronto vivo e stimolante. Gli incontri hanno visto le ragazze e i ragazzi partecipare attivamente. Sono state poste tante domande, delle più svariate, frutto della loro curiosità e della loro voglia di risolvere i problemi.
È stato chiesto in particolare al Maggiore Salici “come facciamo a proteggere i nostri nonni dalle truffe?”, facendo notare come i giovani possano essere sensibili sulle vicende che possono coinvolgere le fasce più deboli, come gli anziani.
Questo ha dato modo all’Ufficiale dell’Arma di dare i consueti consigli che sempre vengono forniti dai militari dell’Arma in occasione degli incontri con gli anziani e i loro familiari sul tema delle truffe, tra cui il non fidarsi di persone che chiedono denaro o gioielli fingendosi appartenenti alla Forze dell’Ordine e, nel dubbio, di chiamare sempre il numero di emergenza 112.
Questo tipo di incontri rappresentano molto più di un semplice contributo educativo. Sono in effetti un messaggio di vicinanza e dedizione, che dimostra quanto i Carabinieri siano impegnati per contribuire alla formazione di giovani cittadini consapevoli dell’importanza del rispetto degli altri e delle regole.