Nuovo grido d’allarme della Uil-Fpl che denuncia l’intenzione dell’amministrazione comunale di Messina di volere effettuare tagli finanziari su interventi di spesa che riguardano le retribuzioni del personale, nel Bilancio di previsione 2016/2018. Pippo Calapai, Fabrizio Nicosia ed Emilio Di Stefano, rispettivamente segretario generale, responsabile provinciale e segretario aziendale della Uil-Fpl, hanno spedito una nota al sindaco, al Collegio dei revisori dei conti e per conoscenza al presidente del Consiglio comunale, lanciando il grido d’allarme.
“Già nella riunione di delegazione trattante dello scorso 11 ottobre, la scrivente organizzazione ha denunciato la mancata copertura finanziaria di circa 1,1 mln di euro in relazione alla quantificazione del Fondo risorse decentrate per l’anno 2016, presentata dallo stesso Direttore Generale (nella qualità di Presidente della delegazione trattante parte pubblica) il quale, invece, nulla ha chiarito in merito agli stanziamenti di 1,1 mln di euro per il fondo del personale a tempo determinato. Sembrerebbe, inoltre, che i tagli finanziari riguardino anche i capitoli di spesa relativi alle retribuzioni ordinarie di tutto il personale dipendente per un importo di circa di 1,3 mln di euro, nonché le somme necessarie per le assunzioni previste nella proposta di Delibera del fabbisogno del personale 2016/2018, oltre le somme necessarie per garantire le integrazioni orarie al personale assunto a tempo determinato per 16 ore settimanali”.
Il sindacato ritiene censurabili i tagli che interesserebbero le retribuzioni ordinarie ed accessorie, trattandosi di spese obbligatorie per contratto. “Tuttavia – aggiungono i sindacalisti – si evidenzia ancora la mancata volontà a rispettare le promesse sbandierate per gli aumenti contrattuali dei precari e della stessa stabilizzazione. Pertanto, la scrivente organizzazione invita l’Amministrazione ad intervenire urgentemente al ripristino degli stanziamenti sopra richiamati a copertura totale di dette spese obbligatorie, stante ormai concluso l’anno finanziario 2016, anche al fine di evitare ulteriori contenziosi che inevitabilmente sorgerebbero in assenza di tale copertura finanziaria”.