Gioveni: “Pronto soccorso Piemonte salvo grazie ai medici dell’Asp, noi lo avevamo detto”

“Quando lo dicevamo noi che l’ASP poteva rappresentare una valida ancora di salvataggio per l’ospedale Piemonte, ci presero quasi per folli! Adesso che grazie all’azienda sanitaria provinciale il pronto soccorso del Nosocomio di viale Europa continuerà a rimanere aperto H24, tutti sembrano quasi aver visto il Messia!”

Con queste parole il consigliere comunale Libero Gioveni rivendica con forza, come primo firmatario, la soluzione che insieme a tutto il gruppo dell’Udc a palazzo Zanca aveva proposto con un ordine del giorno presentato in Consiglio Comunale nel giugno del 2015, ossia l’accorpamento del Piemonte all’ASP di Messina, ancor prima del varo della Legge 24 che ha sancito poi definitivamente il passaggio all’IRCSS.

“Pensare che per uno strano scherzo del destino – afferma Gioveni – alla fine si sono rivelati determinanti, per salvare la continuità dell’emergenza/urgenza, una ventina di medici del 118 (appartenenti appunto all’ASP e che personalmente ringrazio per il grande senso di responsabilità che hanno avuto nei confronti della cittadinanza) rende l’idea della bontà di una proposta, senz’altro ben più complessa nell’insieme, che avrebbe voluto vedere nel Piemonte, il primo e unico ospedale della città capoluogo che diventasse di proprietà dell’ASP, visto che l’azienda del direttore Sirna possiede solo ospedali nella provincia.Ma il passaggio del Piemonte all’IRCSS Neurolesi ormai c’è stato e non solo ce lo teniamo anche con orgoglio per ciò che può rappresentare per l’intera città, ma si deve fare di tutto per consolidarlo! Sono ben consapevole che l’ausilio dell’ASP sia solo una soluzione tampone – prosegue in consigliere – ma mi preme ricordare che la Legge 24 darebbe la possibilità all’IRCSS anche di stipulare in futuro convenzioni con altri enti; fra questi, oltre all’Università (e quindi il Policlinico), vi è, appunto, anche la stessa ASP.

Ecco perché – rimarca convinto l’esponente Udc – né i vertici dell’IRCSS, né tanto meno la popolazione si dovrà preoccupare più di tanto per i paventati futuri disservizi, proprio perché è lo stesso Legislatore che sembra essere venuto in soccorso per sopperire ad eventuali deficit sanitari legati a carenza di personale o quant’altro possa compromettere il diritto alla salute!

Pertanto – conclude Gioveni – sarebbe auspicabile che già da subito il sindaco Accorinti, nella sua qualità di massima autorità sanitaria locale, convochi un tavolo tecnico alla presenza di tutti i vertici di IRCCS, Azienda Papardo, ASP e Policlinico universitario, per redigere un primo protocollo d’intesa che serva a garantire in questa prima fase sperimentale della nuova gestione, tutti i servizi sanitari necessari a tutela della salute dei cittadini”.

 

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