G7, Accorinti sale su una sedia per gridare a Trump “No war”, il Tycoon lo ignora

Presente al vertice del G7 in corso nella Perla dello Ionio, si è alzato sulla sedia e ha chiamato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, gridando «no war! No war». Il tycoon non ha avuto il tempo di capire chi fosse quell’uomo che lo chiamava, perché due agenti della Digos hanno invitato il sindaco metropolitano della città dello Stretto a tornare al suo posto. Altra nota di colore, proprio in occasione del G7 Accorinti ha cambiato la sua storica maglietta. E a Taormina si è presentato non con la solita scritta «free Tibet», ma con una nuova:« siamo tutti migranti».  Inevitabili le reazioni soprattutto sui principali social network. Il popolo di internet si è diviso tra quanti hanno apprezzato la coerenza del sindaco di Messina e quanti hanno criticato il suo voler apparire a ogni costo. Polemiche erano già sorte in seno al consiglio comunale dopo il post pubblicato su facebook dall’assessore Daniele Ialacqua, che oggi prenderà parte al corteo No G7 in programma a Giardini-Naxos. Cinque consiglieri comunali hanno chiesto le sue dimissioni, si tratta di Daniela Faranda, Nicola Crisafi, Daniele Zuccarello, Nicola Cucinotta e Donatella Sindoni.

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