Fontana di Orione, al via i lavori di restauro

Collaborazione con la Soprintendenza e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze

La Giunta comunale ha approvato una delibera fondamentale per il recupero di uno dei simboli più rappresentativi di Messina: la monumentale Fontana di Orione, situata davanti al Duomo.

Con questo atto è stato definito lo schema di convenzione tra il Comune di Messina, la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, uno dei più prestigiosi istituti italiani nel campo del restauro.

L’accordo segna l’avvio della fase di progettazione esecutiva per il restauro conservativo della fontana. L’obiettivo è di riportare all’antico splendore uno dei capolavori rinascimentali più importanti del Meridione.

“Si tratta di un passaggio decisivo – spiega il vicesindaco Mondello – che ci consente di entrare nel vivo delle attività. Tutto questo grazie al coinvolgimento delle massime competenze del settore. La Soprintendenza di Messina e l’Opificio delle Pietre Dure, che garantirà un supporto scientifico di altissimo livello”.

Il restauro è stato preceduto da una fase preliminare di diagnosi e monitoraggio dello stato conservativo della fontana. Un passaggio indispensabile per impostare correttamente il progetto.

La Fontana di Orione è una delle opere più rappresentative di Messina, situata in Piazza del Duomo di fronte alla Cattedrale. Realizzata nel 1547 dallo scultore fiorentino Giovanni Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo.

Fu commissionata dal Senato messinese per celebrare il completamento del primo acquedotto cittadino, che convogliava le acque dei torrenti Camaro e Bordonaro.

Considerata una delle più belle fontane del Cinquecento europeo, la struttura è dedicata al mitico fondatore della città, il gigante Orione.

“Con questo intervento – conclude il Vicesindaco – diamo seguito a un impegno concreto per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico.

Si tratta di un motivo di orgoglio per la città di Messina e di un’ulteriore testimonianza della nostra attenzione verso i beni culturali”.

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