Flaei Cisl Messina, Lo Monte eletto nuovamente segretario

L’Assemblea Congressuale ha deciso che Sebastiano Lo Monte guiderà ancora la categoria dei lavoratori elettrici

Sarà ancora Sebastiano Lo Monte a guidare la Flaei di Messina, la federazione della Cisl che segue i lavoratori delle aziende elettriche.

Lo Monte è stato eletto al termine della III assemblea congressuale di presidio presso la Centrale A2a a San Filippo del Mela. Erano presenti il segretario generale regionale della Flaei Cisl Sicilia Gaetano Montagnino e il segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi.

Nella sala della “A2a Energiefuture” l’argomento iniziale non poteva che essere quello della Centrale.

«Lo slogan “Definiamo il nostro futuro” – ha esordito Sebastiano Lo Monte nella sua relazione – è quanto mai attuale perché ormai siamo arrivati.

Bisogna che A2a dica con chiarezza come vuole fare questa transazione energetica per traguardare il dopo 2027.

Abbiamo ancora due anni di essenzialità ma li dobbiamo utilizzare bene. Dobbiamo costruire dei progetti che consentano di mantenere tutti i lavoratori nel sito di San Filippo. I quattro progetti presentati non bastano, hanno ancora troppe incognite ed incertezze.

A2a è una società con 14000 dipendenti con professionalità e progettualità di elevato livello, deve fare molto di più di quanto fatto sino ad oggi.

Non permetteremo che i 54 ettari di superficie della centrale siano riempiti di specchi e batterie. Queste non fanno occupazione per le nostre maestranze e portano solo utili all’azienda.

Non dobbiamo perdere nessun posto di lavoro, i lavoratori e il territorio hanno dato tanto all’azienda e devono essere ricambiati. Se necessario metteremo in campo tutte le iniziative sindacali possibili a salvaguardia del sito, lo abbiamo sempre fatto e nella nostra storia».

Sulla situazione della società energetica Lo Monte ha sottolineato come «nella rete si debba definire una nuova organizzazione. Sosteniamo da due anni che non va, che così si creano disservizi anche all’utenza.

Servono assunzioni, servono i giusti inquadramenti. Finiamola – ha detto Lo Monte – con questi orari sfalsati che nessuno vuole. Lo hanno detto chiaro i lavoratori con lo sciopero dello scorso anno dove si è registrato quasi il 100% di adesione.

Enel non ha più scuse la concessione è stata prorogata, ora faccia gli investimenti alla rete di bassa e media che è messa male».

Da Enel a Terna. «Un sito strategico per la Sicilia e il Paese – ha ricordato il segretario di presidio – Serve dare la giusta autonomia ad un impianto che gestisce il 24% degli asset del distretto Sicilia di Terna, 1054 chilometri di linee ad alta tensione e 21 sottostazioni».

Il segretario regionale Gaetano Montagnino ha sottolineato: «Ci sono grandi prospettive grazie all’ipotesi un cavo fra la Sicilia e la Tunisia ed un cavo fra Palermo e la Sardegna e poi con la Campania, pone la Sicilia al centro del Mediterraneo e dello scambio dell’energia.

Ovviamente ciò pone anche dei problemi legati alle centrali esistenti che dovremo affrontare dal punto di vista sociale, perché la transizione energetica deve essere fatta con i giusti tempi. L’obiettivo è non perdere posti di lavoro».

Un tema che ha sollevato anche il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi: «Siamo all’A2a, una grande azienda da sempre presente nella Valle del Mela.

Uno stabilimento che ha dato tanto lavoro ed occupazione ed è chiaro che è proprio A2a, all’interno di un processo di riconversione, che va sostenuto e supportato.

In questo momento gli investimenti non sono certificati al 100% e c’è la necessità di aprire un confronto serio che accompagni la transizione dello stabilimento e quella sociale dei lavoratori.

Un compito che spetta alla grande capacità del sindacato di categoria e confederale, anche perché realtà industriali del genere attraggono investimenti di piccole e medie imprese sul nostro territorio considerato che l’indotto attorno a questi grandi gruppi porta redditività al territorio e anche gli artigiani locali, le piccole e medie imprese del territorio ne traggono vantaggi».

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