I finanzieri del Comando Provinciale di Messina stanno dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Messina, Daniela Urbani, che ha disposto nove misure cautelari, tre delle quali in carcere e sei agli arresti domiciliari, nei confronti di appartenenti ad un’organizzazione criminale che gestiva un lucroso traffico di stupefacenti (hashish e cocaina) tra l’Albania, la Puglia e Messina .
L’operazione è stata avviata a seguito del sequestro di 5 panetti di hashish del peso complessivo di circa cinque kg. e di 50 grammi circa di cocaina, effettuato da i Finanzieri del Gruppo di Messina in servizio agli arrivi degli imbarcaderi privati della società “Caronte & Tourist.
Le successive attività investigative , coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina , hanno permesso al locale Nucleo di Polizia Tributaria di ricostruire numerosi viaggi illeciti finalizzati all’acquisto dei carichi di droga, di chiarire il modus operandi dei trafficanti e di individuare una consorteria criminale, operante nel comprensorio messinese capeggiata da tre fratelli, una donna Giacoma Cambria e due uomini Giovanni Cambria e Michele Cambria.
Il gruppo criminale, diretto dalla donna, pianificava con i fornitori pugliesi ed albanesi i viaggi illeciti, grazie all’ausilio di “fedeli” corrieri, che sfruttavano il servizio navetta (da qui il nome convenzionale dell’operazione di polizia denominata “Shuttle” ) dei pulmann di linea Puglia/Sicilia, per trasportare i carichi di droga, dal capoluogo pugliese a Messina.
La droga, una volta giunta a Messina, veniva consegnata ai pusher locali che avevano il compito di curarne la cessione ai consumatori. Le partite di sostanze stupefacenti sequestrate e quelle contrattate dagli indagati, individuate con la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe fruttato, con la vendita al dettaglio, quasi mezzo milione di euro .
Contestualmente all’esecuzione delle ordinanze, i finanzieri del nucleo PT hanno proceduto a numerose perquisizioni.vLe persone colpite da ordinanza sono otto italiani e un albanese. I reati contestati sono quelli previsti e puniti dagli artt. 73 (traffico di stupefacenti) e 74 (associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti) del D.P.R. 309/90.
Arresti domiciliari per Grazia Leo, 32 anni Domenico Papale, 24 anni, Biagio Merlino, 39 anni, Salvatore Papale, 50 anni, Giovanna Mantineo 31 anni e Nikoll Marku 37 anni albanese. I fratelli Giacoma, Michele e Giovanni Cambria, rispettivamente di 45, 41 e 44 anni, sono stati rinchiusi in carcere.