Dopo l’arresto del fratello minaccia i poliziotti: “Vi ammazzo tutti”

Il giovane è stato arrestato, insieme ad altre due persone, perchè ritenuto autore di vari reati

Una operazione congiunta di Carabinieri e Polizia di Stato di S. Agata di Militello ha portato all’arresto di tre persone per vari reati. Gli arresti sono stati eseguiti stamani a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Patti Eugenio Aliquò.

Dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di furto, resistenza aggravata nei confronti di poliziotti, danneggiamento a seguito di incendio, minacce, aggressione ed estorsione.

Reati e condotte che hanno convinto il Gip a effettuare gli arresti per “la loro pervicacia, l’elevata pericolositĂ  della loro condotta e la loro ostinazione”.

Il primo arresto riguarda è un ventenne giĂ  ristretto ai domiciliari con braccialetto elettronico perchè ritenuto responsabile di reati contro il patrimonio e l’ordine pubblico. Dopo le relative indagini è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere.

Il giovane è stato ritenuto responsabile, in primo luogo, del furto di un ciclomotore regolarmente parcheggiato. Il furto del mezzo a due ruote fu perpetrato la notte del 30 novembre 2024, in collaborazione con altre due persone in via di identificazione. Il giovane è stato incastrato dalle immagini dalle telecamere di sorveglianza.

Il ventenne è anche accusato di resistenza aggravata commesso nei confronti del personale del Commissariato P.S. di S. Agata di Militello. L’episodio risale allo scorso 24 dicembre 2024 in occasione dell’arresto in flagranza appena eseguito del fratello. Quest’ultimo era stato sorpreso in possesso, insieme a un’altra persona, di cocaina e hashish.

Il giovane, una volta venuto a conoscenza dell’arresto del fratello, si è recato, insieme ad altri soggetti, presso la sede del Commissariato P.S. di S. Agata di Militello. Qui non ha esitato a colpire più volte il portone di ingresso e ha cercato ripetutamente di sfondarlo.

Ha sferrato una serie di pugni alle finestre della sala operativa e ha proferito ai poliziotti, pesanti minacce di morte, quali: “Dovete morire tutti, bastardi, pezzi di merda, sbirri di merda!”; “Aprite questa porta, aprite o la sfondo a calci, se non aprite torno con la macchina e la sfondo!”; “vi scasso tutti, vi ammazzo tutti, vi scanno tutti!”; “vi mangio il cuore!”.

Il ventenne è ritenuto responsabile anche di danneggiamento seguito da incendio aggravato commesso circa un mese dopo, a Sant’Agata di Militello.

Al giovane era stato vietato l’ingresso a un’associazione ricreativa. Per vendicarsi dell’affronto subito, la notte dello scorso 22 gennaio ha deciso di cospargere con del liquido infiammabile la porta di ingresso del locale. La sede dell’associazione è posta al piano terra di un edificio destinato anche a civile abitazione. Dopo aver cosparso di benzina il portone di ingresso ha appiccato il fuoco. Le fiamme hanno anche lambito i cavi elettrici dell’illuminazione pubblica comunale.

Anche in questo caso le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza hanno consentito la sua identificazione.

Il giovane, infine, è ritenuto responsabile anche del reato di estorsione continuata e aggravata, in concorso con un trentaseienne una ragazza ventunenne. In base alle accuse relative all’indagine, i tre durante la notte tra il 23 e il 24 gennaio, hanno effettuato una spedizione punitiva nei confronti del titolare di un bar di Rocca di Capri Leone.

Dopo essere entrati nel locale, hanno minacciato il titolare del bar: “A me mi possono arrestare…pure se mi faccio 10 anni, me ne sbatto la minchia… se io devo passare di là e ti devo ammazzare e me ne faccio altri 50, non me ne fotte una minchia!”.

Nell’occasione furono minacciati anche alcuni clienti: “vedi che ti prendo a schiaffi davanti ai Carabinieri! … dici la veritĂ , perchĂ© ti do un colpo di bottiglia!”. Dopo aver picchiato questi ultimi con schiaffi, pugni e calci, e scagliando al loro indirizzo delle sedie, una cassa bluetooth, stecche e palle da biliardo, hanno preteso la somministrazione gratuita di bevande alcoliche.

Come sottolineato dal Gip, i soggetti presenti nel locale hanno assistito increduli alle aggressioni gratuite e non si sono capacitati dei motivi per i quali la sala giochi sia stata distrutta, né delle ragioni per le quali essi siano stati picchiati così brutalmente.

Le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza interne del locale, e le dichiarazioni delle persone offese, hanno consentito l’identificazione dei tre quali autori del grave gesto.

Il Gip ha sottolineato come la personalità degli arrestati, la loro pervicacia, l’elevata pericolosità della loro condotta, la loro ostinazione, renda grave ed attuale il pericolo di commissione di ulteriori reati della stessa specie.

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