Oggi sono arrivate le sentenze della Seconda sezione penale del Tribunale di Messina presieduta alla presidente Silvana Grasso, nei confronti dei fratelli Bonaffini e Chiofalo, per intestazione fittizia di beni. Sarino Bonaffini e Gaetano Chiofalo sono stati condannati a 4 anni di reclusione, 3 anni e 6 mesi per Domenico Chiofalo ed Angelo Bonaffini.
All’epoca la vicenda destò notevole scalpore per un maxi sequestro di beni che i magistrati quantificarono in 450 milioni di euro. Era il 2013 ed i magistrati coordinati dall’ex procuratore Guido Lo Forte, spulciarono i redditi ed i beni delle famiglie Bonaffini e Chiofalo, ritenendoli sproporzionati e pertanto apposero i sigilli a società, beni immobili, allevamenti ittici e conti correnti. Furono evidenziati alcuni transiti di quote tra società dei Chiofalo e dei Bonaffini. Per la Dda di Messina gli imputati avrebbero effettuato una intestazione fittizia di beni per aggirare il fisco
All’epoca furono apposti i sigilli alle società PESCAZZURRA s.r.l., IMMOBILTRE s.r.l., C. & B. Immobiliare s.r.l., B. & C. Costruzioni s.r.l., METROPOLI s.r.l., VILLA GAIA s.r.l., impresa individuale Bed and Breakfast Residence, impresa individuale “Pesce Spiaggia e Fantasia BONAFFINI Angelo di PRINZIVALLI Giuseppa”, MARE D’AMARE s.r.l.
Furono sequestrati, inoltre 430 unità immobiliari, ubicati nei Comuni di Messina, Spadafora (Me), Giardini Naxos (Me), S. Pier Niceto (Me), Nizza di Sicilia (Me), Castel Gandolfo (Roma) ; 9 società e relativi patrimoni aziendali, costituiti da ristoranti, un complesso edilizio in corso di costruzione, mercato ittico cittadino, allevamento ittico; una flotta navale costituita da n°5 motopescherecci; 3 yachts di lusso; 26 mezzi pesanti; 13 autovetture; Diverse centinaia di rapporti bancari, accesi in n°11 Istituti di Credito.
