Pippo Trischitta, consigliere comunale uscente e candidato a sindaco di Messina, sulla sua pagina Facebook ha scritto in merito ad un sistema di compravendita di voti che accadrebbe a Messina, spiegandone anche i particolari: “Oggi mi hanno spiegato come funziona il sistema -ha affermato Trischitta-: prima di entrare al seggio ti offrono 50/100 euro per un voto. Tu entri, voti e fai la foto con il telefonino, poi esci, fai vedere la foto, e ti danno i soldi”. La dichiarazione di Trischitta ha suscitato la reazione dell’on. Cateno De Luca, anch’egli candidato alla poltrona di sindaco di Messina, il quale ha invitato il consigliere uscente ad essere piĂą chiaro e diretto: “La Procura della Repubblica intervenga e faccia fare a Trischitta nomi e cognomi di chi paga per i voti a Messina. PerchĂ© il buon Pippo Trischitta non fa nomi e cognomi? – prosegue De Luca -. Forse perchĂ© fino a qualche mese fa era il capogruppo di un partito coinvolto anche in gettonopoli di cui egli era complice. PerchĂ© sapeva ma ha taciuto?
Ci siamo stancati di questi improvvisati moralizzatori che fino a qualche mese fa erano sodali degli stessi personaggi che ora hanno la peste.
Pippo Trischitta -sottolinea ancora De Luca- ha votato alle elezioni regionali per tale Santi Formica candidato trombato in Forza Italia e per le politiche di marzo scorso sempre per Forza Italia, cioè il partito nelle mani di Genovese che ha pure la colpa di non aver voluto Pippo Trischitta candidato a sindaco e quindi ora ne subisce le ire come il fidanzato tradito, alias Pippetto irretito ed abbandonato al suo destino. Vogliamo nomi e cognomi degli ex sodali politici di Pippo Trischitta. La procura agisca subito dopo questa denuncia”.