Competenza lavori alvei torrente è del Comune e Regione, annullata ordinanza Accorinti

Ennesima ordinanza della giunta Accorinti che imputava determinate competenze al Genio Civile, risultata essere un buco nell’acqua, con la conseguenza che si sono rimandati di due anni, lavori di messa in sicurezza torrenti, in barba alla sicurezza dei cittadini. Con sentenza n. 204/17 del Tribunale Superiore delle acque pubbliche è stata, infatti, annullata l’Ordinanza n. 23056 del 14.10.2015 a firma del Sindaco Accorinti con la quale veniva ordinata all’Ingegnere Capo dell’Ufficio del Genio Civile di Messina l’esecuzione di una serie di azioni negli alvei dei torrenti cittadini.

Azioni che, con I’annullamento odierno, vengono sancite di competenza ordinaria dell’Amministrazione Comunale e dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente e non dell’Ufficio del Genio Civile, organo Regionale afferente ad altro Assessorato Regionale, peraltro sovraordinato rispetto l’Amministrazione comunale di Messina. Il tutto è stato già confermato dalla sentenza a sezioni riunite della Corte di Cassazione n. 5504/17 del 19 luglio 2016 che ascrive in capo ai Comuni I’obbligo di rimuovere situazioni di rischio per la popolazione causate dalla presenza di viabilità ed impianti in alveo. “Con I’esito della predetta sentenza -afferma il Capo del Genio civile Ing. Leonardo Santoroauspico che I’Amministrazione Comunale di Messina, interrompa l’attività di ricorsi sistematici contro i provvedimenti di questo Ufficio, avviando una stagione di interventi propositivi di messa in sicurezza del territorio, facendosi carico di azioni e funzioni di propria competenza”.

Santoro si dichiara comunque disponibile ad operare in sinergia con I’Amministrazione comunale nella valutazione ed ottimizzazione di strategie urbanistiche, progetti esecutivi ed azioni operative che vorranno essere adottate al fine di ridurre il rischio idraulico a cui sono sottoposte diverse porzioni del tessuto urbano e dei villaggi.

“Areali questi -prosegue l’ing. Santoro-, nei quali, ad oggi, Ia popolazione continua ad essere indotta all’utilizzo, come strade comunali, di alvei fluviali a causa della presenza di varchi nei muri d’argine, strade comunali asfaltate, impianti di illuminazione, cassonetti RSU, condotte fognarie ed idriche. Questo Ufficio -conclude Santoro- continuerà ad operare, pertanto, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, sanzionando tutti gli abusi pregressi e quelli che, permanendo comportano perduranti situazioni di pericolo per la cittadinanza”.

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