La città dello Stretto, rispetto allo scorso anno, guadagna ben 28 posizioni
E’ stata stilata la classifica 2024 di Ecosistema urbano, che fotografa le performance green di 106 capoluoghi in cinque macro categorie (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente).
La 31^ edizione del rapporto annuale a cura di Legambiente e Ambiente Italia, in collaborazione con Il Sole 24 Ore, annuncia una revisione metodologica, con l’introduzione di nuovi indicatori e valutazioni.
Le novità riguardano la variazione nel consumo del suolo, e una serie di cambiamenti, la variazione dei pesi di alcuni parametri all’utilizzo dei dati delle centraline Arpa per valutare la qualità dell’aria.
Per ciascuno dei 20 indicatori ogni città ottiene un punteggio normalizzato variabile da 0 a 100. Il punteggio finale è successivamente assegnato definendo un peso per ciascun indicatore che oscilla tra 1 e 12 punti, per un totale di 100.
La mobilità rappresenta il 24% dell’indice, seguita da aria (19%), rifiuti (18%) e acqua (18%), ambiente urbano (16%) e solare pubblico (5%). Premiati gli indicatori che misurano le politiche degli enti locali (47%), rispetto agli indicatori di stato (25%) o di pressione (28%).
Assegnato, infine, un punteggio addizionale alle città che si contraddistinguono in termini di politiche innovative e risultati raggiunti.
Come avviene da sempre non cambia il divario “geografico”, con le prime 12 località tutte del Nord e una netta prevalenza delle Meridionali nella parte bassa della classifica (tra le ultime dieci, otto sono capoluoghi del Sud).
In questa classifica Messina si piazza al 68esimo posto guadagnando ben 28 posizioni rispetto allo scorso anno. La città dello Stretto risulta essere la quinta provincia del Sud Italia, lasciandosi dietro Palermo e Catania.
Messina ha recuperato rispetto all’anno scorso altre posizioni posizionandosi meglio nelle classifiche degli indicatori come:
Alberi ogni 100 mila abitanti in aree di proprietà pubblica, passando dall’83esimo posto al 71mo posto in classifica.
Isole pedonali (49esimi) guadagnando una posizione rispetto al 2023.
Uso efficiente del suolo pubblico (53esimi), nel 2022 Messina era al 100esimo posto in classifica e rispetto al 2023 è stato guadagnato ancora un posto in classifica.
Percentuale di rifiuti prodotti Messina è al 17esimo posto e lo scoso anno era al 24esimo.
Messina, però, risulta avere ancora delle forti criticità in alcuni indicatori che la relegano nelle ultime posizioni. Per il verde totale è nella 103esima posizione, piste ciclabili 95esima e dispersione della rete idrica 84esima posizione, una situazione che i messinesi hanno verificato sulla propria pelle negli ultimi mesi.
Quelle peggiori per verde totale (103º posto), piste ciclabili (95º posto) e dispersione della rete idrica (84º posto) Anche tra le “metropoli” troviamo chi, più di altri, fa fatica ad uscire dalle croniche criticità urbane al traffico (Catania, Roma, Torino, Messina), alla difficoltà del sistema di Tpl (Catania, Palermo, Messina, Roma) alla dispersione di acqua potabile (Catania, Messina, Bari, Firenze, Palermo), dal suolo consumato (Venezia, Messina, Catania) fino alla ancora insufficiente diffusione e utilizzo di infrastrutture dedicate alla ciclabilità (Napoli, Messina, Genova, Roma).