L’ad Stretto di Messina: “Oggi importante incontro al Ministero delle infrastrutture. Abbiamo effettuato monitoraggio delle attività”.
Pietro Ciucci ha confermato che per il Ponte sullo Stretto di Messina si avvicina sempre più alla fase operativa. L’amministratore delegato della società Stretto di Messina ha dichiarato: “Oggi importante incontro al Ministero delle infrastrutture. Abbiamo effettuato un monitoraggio delle attività svolte, di quelle in corso e i prossimi passi in vista dell’approvazione del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina da parte del Cipess”.
L’annuncio è arrivato durante un intervento a “Pomeriggio24” su RaiNews24, in cui Ciucci ha illustrato lo stato di avanzamento del progetto e le prossime tappe cruciali. Il manager ha sottolineato che l’iter procedurale sta entrando nella sua fase decisiva, con l’obiettivo di ottenere il via libera definitivo del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) a breve.
“Prevediamo nella seconda metà del 2025 l’avvio dei cantieri. I primi lavori riguarderanno la viabilità alternativa e le opere propedeutiche richieste dalle amministrazioni comunali, al fine di evitare fin dall’inizio delle attività ogni impatto dei cantieri sul territorio”.
Un’opera finanziata e strategica per l’Italia
Uno dei punti chiave affrontati da Ciucci riguarda i finanziamenti. Il costo complessivo del progetto è stato fissato a 15 miliardi di euro, coperti grazie all’integrazione di 1,5 miliardi di euro stanziati con l’ultima manovra economica.
Il ponte avrà una lunghezza di 3.666 metri, con una campata unica di 3.300 metri, diventando così il ponte sospeso più lungo al mondo. Secondo gli ingegneri che lavorano al progetto, l’opera è stata progettata con una particolare attenzione alla resistenza sismica e ai forti venti che caratterizzano l’area dello Stretto.
Ciucci: “Il ponte sarà sicuro e antisismico”
Ciucci ha ribadito che il ponte è stato studiato in modo approfondito per garantire la massima sicurezza, specialmente dal punto di vista sismico. “Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è stato studiato come nessuna altra opera al mondo. Ponti sospesi sono stati già stati costruiti in zone con una capacità di generare terremoti molto più forti rispetto a quella dello Stretto di Messina, come ad esempio Turchia, Giappone e California.
Questo perché i ponti sospesi, come il ponte sullo Stretto di Messina, possiedono una naturale insensibilità alle azioni sismiche grazie alla loro intrinseca estraneità alle frequenze tipiche dei terremoti”.
Inoltre, il progetto prevede barriere antivento di ultima generazione e un sistema di monitoraggio costante per garantire la sicurezza del traffico veicolare e ferroviario.