Nonostante i veti posti da alcune forze politiche, sarà l’avvocato messinese a guidare l’Autorità portuale dello Stretto
Ciccio Rizzo è stato designato come nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto di Messina, un incarico strategico che segna un nuovo capitolo nella governance delle infrastrutture marittime tra Sicilia e Calabria. Una nomina che arriva dopo settimane di confronti politici, incontri riservati e veti incrociati all’interno della maggioranza di governo.
Rizzo, 50 anni, avvocato penalista e marittimista, è un nome molto noto nella politica locale. Già consigliere comunale a Messina e attualmente eletto a Lipari, è da anni un esponente di riferimento di Fratelli d’Italia, partito che ha sostenuto con forza la sua candidatura sin dall’inizio. Dopo qualche tentennamento iniziale, la sua nomina ha trovato il via libera definitivo, ponendo fine alla lunga fase commissariale guidata dall’ammiraglio Antonio Ranieri.
Un incarico strategico per il futuro dello Stretto
Con la sua nomina, Rizzo assume una responsabilità importante: coordinare e sviluppare le attività nei porti di Messina-Tremestieri, Milazzo, Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Saline Joniche. Infrastrutture vitali per la mobilità, il commercio e il turismo tra le due sponde dello Stretto.
Il suo nome rappresenta una scelta di campo precisa, non solo per il profilo politico, ma anche per la conoscenza approfondita del settore portuale e dei suoi complessi equilibri. Tra le priorità che lo attendono: il potenziamento della logistica, l’integrazione dei trasporti, l’adeguamento dei servizi ai nuovi standard europei, ma anche la gestione di dossier sensibili come i dragaggi, le concessioni e la sostenibilità ambientale.
E il Ponte sullo Stretto?
Curiosità e attenzione si concentrano anche sul suo possibile ruolo rispetto al Ponte sullo Stretto, uno dei progetti più discussi e controversi degli ultimi decenni. Rizzo, in passato, ha espresso posizioni critiche sull’opera, ma da oggi potrebbe trovarsi al centro di un dialogo istituzionale volto a mediare tra posizioni tecniche, ambientali e politiche.
Chi lo conosce lo descrive come “concreto, pragmatico e capace di ascolto”. La città di Messina e l’intera area dello Stretto attendono ora con interesse i primi passi del nuovo presidente, tra aspettative elevate e sfide complesse. La sua nomina è vista da molti come un segnale di ritorno alla centralità politica del Mezzogiorno nei grandi piani infrastrutturali nazionali.
Esprime soddisfazione la Uil Trasporti di Messina: “La scelta ci fa particolarmente piacere come organizzazione sindacale, poiché segna il ritorno di un messinese alla guida dell’AdSP dello Stretto, una realtà strategica per il nostro territorio”.