Arrivano le condanne con rito abbreviato decise dal Gup Nunzio De Salvo
L’operazione antidroga scattò lo scorso 14 luglio 2024 a Messina nella “casa dello spaccio” del 53enne Massimo Famà D’Assisi.
La sua abitazione era diventata una vera e propria centrale di spaccio di droga. Nella sua cantina furono rinvenute anche armi e munizioni. Durante il controllo dei poliziotti in casa c’erano altre tre persone ritenute facenti parte dell’organizzazione di spaccio di droga.
Furono arrestati il 53enne Massimo Famà D’Assisi, il 35enne Nunzio Micali, il 19enne Antonino Vernucci e il 18enne Antonino Di Pietro.
Adesso sono arrivate le condanne decise dal Gup Nunzio De Salvo. I quattro imputati hanno deciso di accedere al rito abbreviato per ottenere uno sconto di pena.
All’epoca dei fatti poliziotti della Squadra Mobile e della S.I.S.C.O. , sin dalla prima mattinata, effettuarono mirate perquisizioni domiciliari.
Nel corso della perquisizione dell’abitazione di Famà D’Assisi, adibita a vera e propria centrale di spaccio, i poliziotti trovarono hashish, marijuana e cocaina. Rinvenuto materiale utilizzato per il confezionamento della droga e banconote di vario taglio, ritenute provento dell’attività criminosa. La casa era dotata anche di un imponente impianto di video sorveglianza per monitorare i controlli delle Forze dell’Ordine.
Nella cantina di pertinenza dell’uomo, furono rinvenuti e sequestrati una pistola a gas, a tamburo, con cartuccia esplosa camerata e munizionamento di vario calibro.
Furono arrestati anche i tre soggetti trovati all’interno dell’appartamento che, per gli investigatori, rivestivano ruoli rilevanti nella conduzione dell’attività di spaccio.
Di seguito il dettaglio delle condanne:
Massimo Famà D’Assisi 6 anni e 8 mesi di reclusione;
Nunzio Micali 4 anni e 8 mesi di reclusione;
Antonino Vernucci 4 anni di reclusione;
Antonino Di Pietro 2 anni e 8 mesi di reclusione.