Per un cortocircuito burocratico il bimbo era rimasto in ospedale accudito dal personale sanitario
Il bimbo nato nel dicembre scorso in un cantiere edile a Palermo, tra cartoni e lamiere, e abbandonato dalla madre all’ospedale Buccheri La Ferla è rimasto ricoverato nel reparto di ostetricia per oltre due mesi.
Una storia che aveva commosso tanti e che aveva fatto scattare una gara di solidarietà.
Ma anziché trovare subito una famiglia che lo volesse adottare per un corto circuito tra il tribunale per i minorenni e i servizi sociali comunali, in questi mesi il piccolo è stato accudito dal personale sanitario dell’ospedale.
A sollevare il caso è stato il Tgr Sicilia. Oggi, dopo i servizi televisivi andati onda sul canale regionale della Rai, i servizi sociali del Comune di Palermo sono andati a prelevare il neonato. Il bimbo è stato dato in affido.
La mamma lo aveva partorito in un giaciglio di fortuna per strada e aveva deciso di non tenerlo con sé; dopo essere stata ricoverata si era allontanata lasciando il piccolo in ospedale.
La procura per i minorenni di Palermo, dopo due giorni, ha chiesto e ottenuto dal tribunale l’adottabilità del neonato. Si cercava una coppia disponibile per l’adozione, ma i tempi sono stati lunghi.
I posti disponibili in comunità per bimbi così piccoli non sono tanti e così il neonato è rimasto per tutto questo tempo in ospedale.
“C’è stata una fitta interlocuzione tra il tribunale e i servizi sociali – dice l’assessore comunale ai servizi sociali Rosi Pennino – E’ da un mese che stiamo lavorando per l’adozione. Siamo certi che presto il bimbo troverà una famiglia che lo accoglierà e darà tutto l’affetto necessario”.