La festività del 25 aprile la trascorrerà nel carcere di Messina Gazzi. E’ finita infatti alle 19.00 di ieri lunedì 24 aprile, la latitanza del 32enne messinese Luciano Scipilliti, ricercato dall’ 11 aprile scorso, quando era improvvisamente evaso dal regime della detenzione domiciliare. Dal momento dell’evasione, le ricerche dei Carabinieri non si sono mai interrotte e sono diventate via via sempre più intense con il passare del tempo, facendo stringere sempre di più il cerchio intorno al giovane. La fotografia del latitante era a bordo di ogni auto dei Carabinieri in servizio di pattuglia, mirati posti di controllo venivano continuamente predisposti nelle zone e sugli itinerari che si pensava potessero essere battuti da Scipilliti.
Negli ultimi giorni, i controlli e le perquisizioni a casa o nei locali di pertinenza di chi risultava potesse fornire supporto od ospitare il latitante ricercato erano frequentissimi e quasi assillanti. Ieri i militari dell’Arma hanno avuto la certezza che il latitante si trovasse nascosto in un immobile abbandonato adibito – proprio al fine di sottrarsi alla cattura – ad abitazione di fortuna, nei pressi della stazione marittima di Messina. Intorno alle 19 i Carabinieri hanno fatto una irruzione fulminea bloccandolo e dichiarandolo in arresto. Scipilliti, che al momento della cattura si trovava con la compagna, si è complimentato con i Carabinieri per essere riusciti a localizzarlo e per non avergli lasciato alcuna possibilità di sottrarsi alla cattura.
Dopo le formalità di rito è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.