Sarà un fine settimana di riflessione quello che il presidente dell’Acr Messina trascorrerà nelle prossime ore. Franco Proto, dopo l’incontro con i club organizzati, ha deciso di annullare la conferenza stampa del direttore generale Lello Manfredi a palazzo Zanca, per la presentazione della campagna abbonamenti e tutte le iniziative collaterali per convincere i tifosi ad abbonarsi alla prossima stagione calcistica. Ma adesso la situazione è in standby. Durante quell’incontro tra il presidente ed i tifosi organizzati è successo qualcosa che il presidente Proto probabilmente non si aspettava. Sappiamo tutti quanto tenga ai rapporti con la tifoseria e se questa fiducia reciproca non dovesse più essere corrisposta, è chiaro che il numero uno della società giallorossa dovrà fermarsi un attimo per capire meglio la situazione. Le strade obbligate per l’Acr Messina sono due: proseguire nel risanamento della società con mille sforzi e portare avanti tutti i progetti prestabiliti, oppure mettere un punto e consegnare la società al primo cittadino o, in ultima ipotesi, portare i bilanci in Tribunale per dichiarare lo stato di fallimento. Questa seconda ipotesi, in teoria, sarebbe la più semplice, ma è pericolosissima. L’equazione del ripartire con una società senza debiti e ritornare nelle categorie professionistiche con i giusti investimenti, non è del tutto esatta. La storia del calcio a Messina insegna che tirarsi fuori dalla palude delle categorie dilettantistiche non è impresa facile ed il Messina ultimamente c’è riuscito soltanto dopo dieci anni, tra mille difficoltà. Adesso qualcuno vorrebbe che la storia si ripetesse e Proto dovrà decidere se assecondarli oppure continuare ad essere l’uomo combattente che conosciamo e che si esalta di fronte alle difficoltà.