Acr Messina: fumata nera, quote non raggiunte, Alaimo si dimette

Il futuro del calcio in città è sempre più buio e non si vede nessuna luce in fondo al tunnel

Il Comitato di emergenza per salvare l’Acr Messina non ha raggiunto il suo scopo. I tempi erano troppo stretti e non si è raggiunta la quota di 312 mila euro. Somma che sarebbe servita per il pagamento degli stipendi e dei contributi fiscali.

Gran fermento nello studio del notaio messinese Bernardo Maiorana che aveva predisposto tutto il necessario per potere effettuare i pagamenti che scadevano oggi. Si era riuscito a posticipare la scadenza alle 16.30, ma non è stato sufficiente.

Tante voci si sono rincorse in merito a una sorta di maratona per cercare di raggiungere la quota prefissata tra gli imprenditori messinesi.

Le dichiarazioni del sindaco Basile che ieri affermava il raggiungimento di poco più del 50% non facevano presagire nulla di buono. Oggi ciò che si sperava non accadesse mai, è avvenuto.

Anche se non si è sbilanciato sulla cifra, il notaio Maiorana ha detto che le quote arrivate a lui sono state di gran lunga inferiori a quelle previste. Alcune fonti attendibili ci hanno riferito che la cifra raggiunta è stata poco più di 160 mila euro.

All’interno dello studio notarile era presente il presidente Stefano Alaimo che ha firmato la procura al notaio Maiorana per potere effettuare i pagamenti, che non si sono purtroppo concretizzati.

Alaimo successivamente ha rilasciato qualche breve dichiarazione ai giornalisti presenti preannunciando le proprie dimissioni. “Non sono stato messo in condizioni di potere operare da parte di Aad -ha affermato-.

Avevamo iniziato bene, poi senza fondi non si è potuto proseguire il lavoro, quindi non ha più senso che io rimanga qui. Stasera rassegnerò le mie dimissioni anche perché oltre agli insulti che sono stati rivolti alla mia persona, e questo ci può stare, i miei figli sono stati minacciati di morte. E questo non potrò mai accettarlo”.

La situazione, quindi, si complica non poco. I tesserati metteranno in mora la società con tutte le conseguenze che ne derivano. E per questo mancato pagamento ci saranno altri punti di penalizzazione per l’Acr Messina che si dovrebbero scontare la prossima stagione.

Anche se sulla carta la stagione calcistica non è terminata e ci sono ancora da disputare due gare, il futuro calcistico in città è davvero molto buio e incerto. L’imprenditoria locale ha dimostrato che non ha alcun interesse verso questo sport e dei fantomatici imprenditori interessati all’acquisto della società non vi è più traccia.

Cosa accadrà in futuro non è difficile da prevedere, ma la speranza di una piazza calcistica che in passato ha raggiunto l’apice delle categorie professionistiche, è che avvenga una sorta di miracolo e che, finalmente, il vento cambi una volta per tutte.

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