Dopo la proposta di Francesco Barbera, irrompe sul Messina Calcio anche il gruppo Sciotto. L’azienda di famiglia che gestisce 13 concessionarie a Messina e provincia e mantiene 80 dipendenti ha deciso di presentare il suo progetto all’Amministrazione comunale di Messina per rilanciare il calcio a Messina. L’imprenditore, che si definisce un tifoso del Messina da sempre, ha le idee chiare, nessun “azionariato allargato” ma una idea di gestione che rispecchia le sue aziende: un leader ed eventualmente dei soci di minoranza ad affiancarlo. Ma se nessuno è disposto ad entrare in societĂ , Sciotto è pronto a detenere il 100% di quote. Insomma, questo è ciò che accade in tutte le societĂ sportive del mondo, solo a Messina è nato il modello dell’azionariato “allargato”, ma probabilmente non funziona granchè. Sciotto non vuole illudere nessuno e spera di arrivare nel calcio che conta in 5 anni (serie B ndr), ma il suo progetto dovrĂ essere vagliato dal sindaco e dall’assessore Pino affinchè possa essere ritenuto valido. La sua non è l’unica proposta, ma dopo quella di Barbera, sembra altrettanto valida e concreta. Anche Sciotto ritiene che il Messina debba giocare al Celeste, ha avuto diverse occasioni in passato per potere fare calcio a Messina ma non ha mai voluto imbarcarsi in avventure societarie con debiti enormi. Adesso ci sarebbe la possibilitĂ di ripartire da zero senza debiti ed il gruppo Sciotto ritiene sia la volta buona per fare calcio in cittĂ in modo concreto e reale, puntando subito alla promozione in serie C, poi qualche anno di stabilizzazione in terza serie per tentare il grande salto in serie B.
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