La penalizzazione dovrà essere scontata nel prossimo campionato
Non c’è pace per l’Acr Messina. Dopo la retrocessione in Serie D, il club peloritano incassa un’altra durissima batosta: il Tribunale Federale Nazionale ha infatti inflitto 14 punti di penalizzazione, da scontare nel prossimo campionato. Alla base della decisione, le gravi irregolarità nei pagamenti delle scadenze federali di febbraio e aprile 2025.
Ma la sanzione non si ferma qui. Il presidente Stefano Alaimo e Doudou Aissatou Sarr Cissè, referente della Aad Invest Group (società subentrata alla gestione Sciotto a inizio anno), sono stati colpiti da 10 mesi di inibizione. Un duro colpo anche sul fronte dirigenziale.
Il provvedimento accende i riflettori su una situazione societaria già allo stremo: i debiti accumulati, l’assenza di certezze sul futuro e la sempre più difficile iscrizione al prossimo torneo mettono a serio rischio la continuità sportiva della squadra.
La penalizzazione – tra le più pesanti mai inflitte a un club siciliano – getta un’ombra cupa sul destino dell’ACR. Riuscirà a rialzarsi o è l’inizio della fine?