Voleva i soldi che i genitori avevano in banca per comprarsi una nuova automobile, ma lui la patente non l’ha mai posseduta, quindi era una scusa per estorcere denaro agli anziani genitori. Li aveva minacciati di morte con un’ascia danneggiando il portone d’ingresso del garage e le pareti. Ma l’intervento dei carabinieri ha consentito ai due genitori di tirare un sospiro di sollievo ed il 36enne S.R. è stato rinchiuso nel carcere di Messina Gazzi.
I carabinieri sono intervenuti a seguito di una telefonata giunta alla sala operativa, per segnalarele minacce del figlio nei confronti dei genitori. I militari, dopo aver constatato i danneggiamenti causati dall’uomo, lo hanno cercato e lo hanno rintracciato, poco dopo, per le vie del paese, conducendolo in caserma per gli accertamenti di rito. Qui, l’uomo ha reagito violentemente, scagliandosi contro i militari tentando di fuggire, e ha colpito il Comandante della Stazione, causandogli delle lesioni. E’ scattato, quindi, l’arresto in flagranza, per violenza e minaccia a pubblico ufficiale e, successivamente, all’esito dell’udienza di convalida, la misura cautelare della custodia in carcere.
Le indagini sono però proseguite ed hanno permesso di fare luce sul motivo del comportamento violento dell’uomo il quale, con quegli atteggiamenti minacciosi e violenti, voleva costringere i genitori a dargli tutti i loro risparmi custoditi in banca, con la scusa di dovere acquistare un’autovettura nuova sebbene non fosse in possesso di patente di guida. Pertanto è scattata anche l’accusa di tentata estorsione aggravata nei confronti dei genitori per la quale oggi, nello stesso carcere di Messina “Gazzi” dove è tutt’ora ristretto, i Carabinieri di Malvagna gli hanno notificato l’ulteriore ordinanza di custodia cautelare.