Si aprirà il prossimo 4 aprile il processo per il caso del 47 enne Santino Rende, il disabile morto in circostanze ancora non chiarite il 2 ottobre del 2014 dopo essere stato bruciato o folgorato probabilmente da una scarica elettrica mentre si trovava nel cortile della sede dell’Anffas di viale Giostra. Lo ha deciso il gup Simona Finocchiaro che ha rinviato a giudizio il dottor Bruno Siracusano che all’epoca dei fatti era dirigente della struttura. L’ipotesi che viene contestata è quella di reato di abbandono di minore o persone incapaci da cui è derivata la morte.