La Barrile non ci sta e si autosospende da Forza Italia: “Decisioni calate dall’alto”

I mal di pancia saranno tanti in tutti i partiti. Il Rosatellum lascerà tanti scontenti da destra a sinistra, visto che le scelte calate dall’alto non piacciono a nessuno, soprattutto se tali scelte colpiscono i propri interessi. A Messina il presidente del consiglio comunale Emilia Barrile, eletta con circa 2500 voti alle scorse amministrative, ha fatto sapere che si è autosospesa da Forza Italia, in attesa di un incontro chiarificatore con il commissario regionale del partito Gianfranco Miccichè.  Alla Barrile non sono andate giù le decisioni avvenute all’interno dei salotti romani, per piazzare candidati che gli elettori neanche conoscono, a scapito di chi da anni è sul campo a ingrassare i consenti dei partiti nazionali. Emilia Barrile sperava di essere candidata alle scorse Regionali del 5 novembre, ma fu costretta a cedere spazio a Luigi Genovese, con la promessa di trovare un posto alle prossime politiche. La doppia esclusione ha fatto sbottare la Barrile che ha annunciato la sua decisione ai giornalisti presenti a palazzo Zanca. Il presidente del consiglio comunale ha parlato di “logiche politiche consolidate nel tempo, scelte di tipo familiaristico all’interno di stanze segrete, in contrapposizione con chi, invece, da anni si batte per il proprio territorio”. Nulla di nuovo sotto il sole quindi. Ci verrebbe da dire che la scoperta dell’acqua calda, è stata nuovamente ribadita anche da chi occupa scranni importanti. I cittadini hanno compreso da tempo che la politica nazionale pensa solo a fare calcoli di potere alla faccia di un territorio che da decenni reclama dignità. I politici locali hanno sempre nascosto la testa sotto la sabbia come lo struzzo, facendo finta di non comprendere le esigenze di coloro i quali “dal basso” hanno sempre reclamato diritti normali da cittadini italiani. Ci si accorge di queste “ingiustizie” solo quando le stesse, toccano personalmente gli interessati e poco importa se al Sud il gap infrastrutturale, economico e occupazionale, tocca livelli da quinto mondo. Suggeriamo ad Emilia Barrile (la riteniamo in grado di farlo) di coinvolgere tutti i politici locali (non solo quelli trombati), e convincerli finalmente a creare partiti che mirino davvero all’interesse di un territorio. La Lega lo ha fatto e adesso finge di interessarsi anche del Meridione. Prima che la colonizzazione diventi totale, è bene darsi una mossa. Tutti.

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