Sequestro Clinica Cappellani, tutti i dettagli dell’operazione della Dia e Gdf e gli indagati

Dalle indagini della Dia e della Guardia di Finanza di Messina, la Clinica Cappellani, di proprietà della Immobiliare Cappellani Srl, sarebbe stata acquistata con fondi non giustificati, in precedenza trasferiti all’estero e successivamente fatti rientrare nel territorio nazionale attraverso la schermatura di società create ad hoc. Per questo motivo stamane le forze dell’ordine hanno proceduto al sequestro penale, prodromico alla confisca, dell’intero complesso immobiliare denominato “Villa Cappellani”, di proprietà della “Immobiliare Cappellani Srl”, imponente struttura che ospita la nota omonima clinica gestita dal Gruppo Giomi SpA, quest’ultimo non destinatario di alcun provvedimento.

Nell’ambito del procedimento penale sono indagati i fratelli Dino e Aldo Cuzzocrea e Antonio Di Prima, per il reato di trasferimento fraudolento di titoli e valori ex art 12 quinquies D.L. 306/92, e Dario Zaccone, ex consulente e persona di fiducia dei Cuzzocrea, per il reato di riciclaggio ex art. 648 bis.

L’indagine penale, condotta in perfetta sinergia dagli specialisti della D.I.A. e del Nucleo di Polizia Tributaria – nell’ambito delle specifiche competenze nel contrasto all’attività illecita di riciclaggio – scaturisce dall’esame approfondito effettuato su alcune segnalazioni di operazioni sospette, trasmesse dalla Banca d’Italia ed inerenti il rientro dei capitali nel territorio nazionale di partecipazioni societarie allocate in precedenza all’estero in Lussemburgo ed in seguito artatamente “regolarizzate”.

L’attività di polizia economico-finanziaria, risalendo la china dei flussi finanziari intercettati ed esportati in precedenza in territorio svizzero, avrebbe permesso di appurare come alcuni degli indagati – cui la “Immobiliare Cappellani Srl” è direttamente riferibile – interessati da tempo al particolare settore, sarebbero riusciti, sfruttando la parvenza di legalità del cosiddetto “Scudo Fiscale Ter” a regolarizzare – già dal 2009 – le posizioni societarie prima attestate con società anonima in territorio lussemburghese. Tutta l’operazione sarebbe stata posta in essere al fine di acquisire e/o comunque reimpiegare – con provviste “illecite” precedentemente esportate e facendo intervenire negli atti societari dei fidati prestanome – un consistente complesso immobiliare da destinarsi all’esercizio di professioni sanitarie, la Clinica Cappellani di Messina, nota casa di cura messinese gestita dal gruppo Giomi Spa leader nazionale degli ospedali accreditati, quest’ultimo estraneo alle ipotesi delittuose contestate.

Il sequestro, ancora in fase di esecuzione, ha interessato l’intero patrimonio della società “Immobiliare Cappellani Srl” – comprensivo della sede della clinica, che verrà affidata ad un amministratore giudiziario nominato dalla magistratura inquirente e che consentirà, senza soluzione di continuità, l’erogazione da parte del Gruppo Giomi, dei servizi sanitari all’utenza e rapporti finanziari, per un valore complessivo prudenzialmente stimato in 10 milioni di euro.

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