E’ sicuramente lo spettacolo più spettacolare e di successo degli ultimi anni. Stiamo parlando di “Notre Dame de Paris”che torna a Messina dopo 15 anni di assenza, dove sarà in scena all’arena dell’ex Fiera Campionaria dal 28 al 30 giugno. I numeri del musical sono davvero impressionanti, oltre 3.500.000 spettatori, 1.212 repliche e 46 le città visitate in Italia per un totale di 136 tappe. Oggi lo spettacolo è stato presentato durante una conferenza stampa tenutasi al terminal dell’Autorità Portuale di Messina alla presenza dell’organizzatore Giuseppe Rapisarda, del produttore David Zard, dei protagonisti Giò Di Tonno (Quasimodo), Vittorio Matteucci (Frodo), Graziano Galatone (Febo), del presidente dell’Autorità Portuale Antonino De Simone e del deputato regionale Nino Germanà. In apertura, Giuseppe Rapisarda ha ringraziato proprio i rappresentanti delle Istituzioni “Senza i quali -ha spiegato- questo spettacolo non sarebbe potuto approdare a Messina”. Il produttore David Zard ha raccontato una parte della sua vita che lo lega alla Sicilia: “Io sono nato a Tripoli e spesso venivo in Italia con una nave chiamata Argentina. Il primo scalo lo faceva proprio a Messina. Amo ed ho sempre amato la Sicilia”. Il noto produttore di spettacoli a livello internazionale ha poi posto l’accento sulla mancanza di investimenti in Italia sulla cultura e sugli spettacoli in genere: “L’Italia è un museo a cielo aperto, qui si sono tantissimi artisti che, però, non hanno la possibilità di potersi esprimere. Questo settore crea cultura e lavoro. Non comprendo -ha aggiunto Zard- come mai da 70 anni non si costruiscano più teatri e gli investimenti sono davvero miseri. A Messina -ad esempio- avete questo luogo bellissimo, mi chiedo come mai non si costruisca un anfiteatro e lo si lasci fruibile tutto l’anno. A noi installare un seggiolino costa 12 euro, se ci fossero già stati, questi soldi li potevamo defalcare dal prezzo dei biglietti”. Dopo aver ringraziato Giò Di Tonno, definito “il miglior Quasimodo di tutti i tempi”, Zard ha invitato i messinesi ad accorrere in massa a vedere lo spettacolo, perchè potrebbe essere uno degli ultimi e successivamente ci sarà una lunga pausa di almeno 3 anni. Poi è stata la volta di Vittorio Matteucci (Frodo): “Ho iniziato questa avventura all’età di 38 anni, adesso ne ho 50. Non pensavo potessimo ottenere questo strepitoso successo. Da marzo ad ora abbiamo fatto sempre sold out e mi aspetto questo anche a Messina che è la città dove è nata mia madre”. Graziano Galatone ha raccontato un simpatico aneddoto accaduto all’aeroporto di Catania: “ In ogni aeroporto allestiscono un punto musicale e stamattina abbiamo suonato “Bella” per promuovere il nostro spettacolo. Tanti messinesi si sono avvicinati e ci hanno applaudito. Siete un popolo caloroso, anche stavolta sarà un successo come 15 anni fa”. Infine Giò Di Tonno ha concluso sostenendo di sentirsi un po’ prigioniero del suo personaggio: “Ormai la gente mi identifica come Quasimodo. Potrei fare mille cose, ma mi sento come Sean Connery prigioniero del personaggio di James Bond”.
Info Notre Dame de Paris
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