Sono tredici i camici bianchi indagati per la morte del neonato di appena un mese e mezzo avvenuta a inizio aprile a Taormina. Un atto dovuto quello della Procura della Repubblica per consentire che oggi venga eseguita l’autopsia sul corpo del neonato. Ad aspettare l’esito dell’esame sono soprattutto i genitori che hanno denunciato ai carabinieri quanto accaduto al loro bambino. Adesso il sostituto procuratore Rossana Casabona, titolare del fascicolo, ha iscritto tutti i medici dell’ospedale di viale Gazzi che per primi hanno avuto in cura il bimbo. Un atto dovuto per consentire che oggi venga effettuato l’esame autoptico. E possano così aversi le prime risposte all’enorme dolore dei genitori e soprattutto della madre che ha visto morire il proprio figlio senza poter far nulla. Il bimbo è morto lo scorso 4 aprile. Ma i problemi per il neonato erano cominciati il 20 marzo scorso quando è stato ricoverato alla pediatria del Policlinico di Messina. Aveva difficoltà respiratorie, e dopo gli esami gli era stata diagnosticata una bronchiolite. Le analisi effettuate avevano spinto i medici, quattro giorni dopo il ricovero a trasferire il neonato nel reparto di terapia intensiva pediatrica. Qui però ha avuto una crisi, e i dottori hanno disposto il trasferimento del piccolo presso la cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Taormina. Ai genitori era stato detto che aveva bisogno di assistenza cardiaca e polmonare. Mentre veniva tolta gradualmente l’assistenza a cuore e polmoni, garantita attraverso una macchina, martedì 4 aprile dopo alcuni accertamenti, il bambino all’improvviso è morto sotto gli occhi della madre che era vicino ad assisterlo.