Lo sciopero si terrà lunedì 26 maggio p.v. e avrà una durata di 8 ore
È stato proclamato lo sciopero dal personale della Caronte & Tourist “Area dello Stretto”. Ciò a seguito delle mancate convocazioni da parte aziendale sui tentativi di conciliazione inviati dalla RSU. Pertanto sono da intendersi esaurite con esito negativo, così come previsto dalla L.146/90 e ss.mm.ii.
Lo sciopero si terrà lunedì 26 maggio p.v. e avrà una durata di 8 ore ed investirà la fascia oraria 09.00-17.00. E’ stato dichiarato dalla RSU congiuntamente alle segreterie territoriali di FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, USLAC/UNCDIM/SMACD, FEDERMAR CISAL, CONFINTESA.
“Le motivazioni che ci hanno condotto allo sciopero -si legge in un comunicato- e che non hanno trovato risposte da parte aziendale sono:
– Il mancato rispetto dell’accordo “navi ai lavori” siglato in data 7 ottobre 2024;
– Mancate risposte in merito alla parziale retribuzione dei lavori disagiati;
– Mancati passaggi del personale marittimo da Turno Particolare a CRL (Continuità di Rapporto di Lavoro);
– Ferie del personale di stato maggiore;
– Riconoscimento di un importo straordinario per approntamento delle navi giornaliere;
– Mancata stipula delle liste di anzianità in considerazione delle certificazioni ed applicazioni delle navi a doppio ponte;
– Rimodulazione unilaterale dell’assetto di lavoro impiegato nell’area dello stretto;
– Mancato rispetto delle ore settimanali del personale di terra previsto dal CCNL.
Alcune di queste erano richieste della RSU al momento dell’insediamento, e a oggi non sono mai state definite ma bensì rinviate a tavoli tecnici che non hanno portato a nessuna risoluzione.
Oltre alle motivazioni di base -prosegue il comunicato congiunto-, è chiaro che lo sciopero si rende necessario per ripristinare delle relazioni industriali sane.
In questo senso, il ricorso al fondo Solimare per l’insabbiamento dell’approdo di Tremestieri ha rappresentato un inasprimento della tensione sociale.
Nel porto di Tremestieri, dopo l’insabbiamento che ha ridotto l’approdo ad un solo scivolo, continuano ad operare i soliti tre vettori (Bluferries, Meridiano e Caronte). L’unica ad aver effettuato richiesta al fondo Solimare è la Caronte & Tourist, effettuando una riduzione degli equipaggi.
Tale decisione -sottolineano i sindacati- crediamo non sia giustificata in quanto il flusso di mezzi commerciali si è soltanto spostato dal porto sopracitato alla rada San Francesco.
E analizzando l’intenso numero di commerciali che transitano nello stretto, la stessa azienda appronta quasi quotidianamente una nave non schedulata con orari ed equipaggi diversi tutti i giorni.
Questo elemento per noi rappresenta un fattore di preoccupazione, per tanto vorremmo che questa situazione fosse disciplinata quantomeno da un confronto costruttivo, in considerazione che l’azienda è venuta meno al confronto con la Rappresentanza Sindacale Unitaria.
Infine -concludono i sindacati- e non per importanza, a margine della dichiarazione della prima fase di raffreddamento, codesta RSU veniva informata dall’azienda sui dati relativi al premio di produttività dell’anno 2024, numeri che la stessa RSU considera non giustificati in quanto lo strumento di analisi e misura risulta obsoleto e non congruo ai reali valori di giudizio, non rispettando inoltre le tempistiche previste dall’accordo per il confronto trimestrale sull’analisi del premio.
L’ auspicio di questa RSU è di trovare soluzioni definitive e costruttive ai problemi sopracitati”.