Siracusano: paradossale vicenda 31 famiglie via Taormina trattate come numeri

Il sottosegretario: “Metodi da rivedere, sono persone che hanno sofferto e vanno trattate con rispetto”

Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia, interviene su una triste vicenda che coinvolge 31 famiglie messinesi. Si tratta degli abitanti delle baracche di via Taormina che, a breve, saranno oggetto di demolizione.

“È davvero paradossale -afferma la Siracusano- la vicenda delle 31 famiglie di via Taormina – alle quali esprimo la mia sincera solidarietà -, che abitano nelle baracche a ridosso del muro della caserma XXIV Artiglieria, alle quali la struttura commissariale per il risanamento di Messina ha intimato, con metodi assai discutibili, di lasciare le proprie casette entro il mese di luglio, spontaneamente o con il coinvolgimento della forza pubblica, senza che preventivamente le stesse abbiano potuto vedere le abitazioni nelle quali dovrebbero andare a vivere.

Una planimetria catastale -prosegue il sottosegretario-, un documento predisposto da Arisme da firmare utilizzando il ricatto ‘prendere o lasciare’, e dopodiché queste famiglie sono state abbandonate al loro destino, senza aver più notizie, con porte chiuse in faccia, senza certezze, e senza la possibilità di vedere fisicamente il luogo nel quale dovrebbero trasferirsi, consuetudine sempre usata in questi importanti ultimi anni durante i quali il processo di sbaraccamento aveva conosciuto un’accelerazione senza precedenti.

In questi ultimi anni -spiega l’esponente di Forza Italia- il risanamento delle baraccopoli di Messina ha rappresentato un modello nazionale, per la capacità di instaurare un reale confronto con le famiglie disagiate, favorendo il dialogo e lavorando concretamente per l’inclusione sociale nelle realtà cittadine.

Adesso, evidentemente, si ragione con nuovi criteri e ci si comporta in modo diametralmente opposto. Questo metodo va sicuramente rivisto -conclude Matilde Siracusano-, perché le persone, gli anziani, i bambini, non sono numeri, ma messinesi che hanno sofferto per tanti anni e che vanno trattati con grande rispetto”.

 

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