Certificavano tumori per giustificare interventi di chirurgia estetica, tre medici rinviati a giudizio

Alle pazienti veniva richiesto il pagamento delle protesi impiantate, per importi di qualche migliaio di euro, di cui i medici si sarebbero appropriati, omettendo di dichiarare all’azienda sanitaria sia l’indebito compenso ricevuto, sia l’impiego di una diversa tipologia di protesi, rispetto a quelle in uso alla farmacia del Policlinico, in palese violazione del protocollo sanitario. Per le ipotesi di reato di di falso materiale e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale, peculato e truffa aggravata, il prossimo 28 settembre, i medici Letterio Calbo ex direttore del reparto di Endocrinochirurgia dell’Aou Policlinico, Massimo Marullo, all’epoca dei fatti vicedirettore dello stesso reparto e di Enrico Calbo, figlio del professore Calbo, all’epoca specializzando nello stesso reparto, dovranno comparire davanti alla Prima sezione penale del tribunale di Messina.

La complessa attività d’indagini dei poliziotti della Sezione di Polizia Giudiziaria, fu avviata a partire dal giugno 2013, a seguito di una segnalazione pervenuta dalla Direzione Generale dell’A.O.U. (parallela ad attività ispettiva interna che aveva dato luogo a delle sanzioni disciplinari) in ordine ad anomalie riscontrate in alcuni interventi eseguiti nel periodo 2012-13, avrebbe consentito di appurare la natura fraudolenta delle condotte poste in essere dai medici, per tutta una serie di interventi chirurgici praticati presso il reparto di Endocrinochirurgia del locale Policlinico, addirittura a partire dal 2011.

I medici avrebbero dissimulato degli interventi di chirurgia estetica additiva (mastoplastica), certificando l’esistenza di patologie oncologiche, di origine traumatica e/o malformativa. In alcuni casi si era poi reso necessario un secondo intervento per la sostituzione delle protesi difettose, in precedenza impiantate da Marullo e dal Enrico Calbo, il quale, pur essendo ancora uno specializzando, operava o insieme a Marullo o in via esclusiva.

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