I magistrati hanno già ascoltato Alaimo, Failla e Banchieri
È un momento ad alta tensione per l’ACR Messina, travolto non solo da difficoltà sportive ma anche da un’inchiesta giudiziaria che rischia di avere conseguenze pesantissime. La Procura della Repubblica di Messina ha infatti aperto ufficialmente un’indagine esplorativa che ruota intorno a presunti illeciti nella gestione finanziaria e nei recenti passaggi di proprietà del club biancoscudato.
Un fascicolo che pesa come un macigno
Secondo quanto trapelato, il fascicolo – al momento contro ignoti – ipotizza reati gravi come truffa e minacce. L’attenzione degli inquirenti si concentra sulle movimentazioni economiche avvenute negli ultimi mesi, specialmente a partire da novembre, un periodo cruciale che ha visto cambi al vertice, annunci di nuove proprietà e improvvisi dietrofront.
Tra le prime azioni messe in campo dalla Procura, la convocazione di alcune figure chiave per raccogliere testimonianze ed elementi utili a far luce su quella che, a molti, appare una gestione quantomeno opaca.
Nel corso dell’inchiesta, successivamente, l’ex presidente Pietro Sciotto ha presentato una denuncia per truffa e minacce.
Chi sono stati i primi convocati
In cima alla lista delle “persone informate sui fatti” ci sono Stefano Alaimo e Alessandro Failla, protagonisti negli ultimi mesi della complicata operazione di passaggio societario. I due sono stati ascoltati martedì mattina dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e dal sostituto Fabrizio Monaco. Ascoltato anche l’ex allenatore Simone Banchieri. I magistrati hanno chiesto di fornire chiarimenti sulla reale consistenza economica del club, sui rapporti intercorsi con la proprietà formalmente ancora in carica e sulle modalità con cui sarebbe stata predisposta la cosiddetta “procura a vendere”, oggi fortemente contestata.
Lunedì 28 aprile sarà ascoltato l’ex presidente Pietro Sciotto.
Una società sull’orlo del baratro
In parallelo all’inchiesta giudiziaria, la situazione dell’ACR Messina si fa ogni giorno più disperata. C’è anche lo spettro della prossima penalizzazione per i mancati pagamenti con scadenza 16 aprile. Come molti ricorderanno, il tentativo dell’imprenditore Francesco Barbera di reperire le somme necessarie non è andato a buon fine.
Le prospettive
Mentre, i magistrati messinesi proseguono nell’esame delle carte: contratti, estratti conto, scambi di corrispondenza e documenti relativi alle cessioni societarie saranno al vaglio della Procura nelle prossime settimane. Solo dopo questo approfondimento si potrà capire se ci saranno iscrizioni formali nel registro degli indagati o ulteriori sviluppi clamorosi.
La città di Messina, che da sempre vive di passioni forti per la propria squadra di calcio, guarda ora al futuro con un misto di rabbia, preoccupazione e rassegnazione. Lo spettro del fallimento, già vissuto troppe volte, torna ad aleggiare sopra lo stadio Franco Scoglio.