Il titolare della ditta dovrĂ pagare sanzioni per circa 9000 euro
Una nuova operazione condotta dal Nucleo Ispettivo del Lavoro (NIL) in collaborazione con i carabinieri ha portato alla chiusura di un cantiere edile a Messina, dove tutti i lavoratori presenti sono risultati impiegati in nero. L’intervento rientra nel quadro della campagna nazionale “Operazione STOP”, promossa dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) con l’obiettivo di contrastare il lavoro irregolare e rafforzare la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Durante un’ispezione effettuata nelle prime ore del mattino, gli ispettori del NIL hanno trovato nel cantiere due operai sprovvisti di contratto, privi delle coperture assicurative e previdenziali obbligatorie.
La gravità delle irregolarità ha spinto le autorità a disporre l’immediata sospensione dell’attività . Sono scattate sanzioni amministrative di 2.500 euro, cui seguirà la maxi-sanzione per lavoro nero, pari a 1.950 euro per ciascun lavoratore occupato irregolarmente.
L’operazione si inserisce in un contesto allarmante: in tutta Italia – e anche in Sicilia – il settore edile è tra quelli con il più alto tasso di lavoro sommerso e il maggior numero di incidenti sul lavoro, spesso mortali. L’intervento delle forze dell’ordine non solo ha fatto emergere uno spaccato preoccupante della realtà messinese, ma rappresenta anche un chiaro segnale di tolleranza zero da parte delle istituzioni verso pratiche che mettono a rischio la vita dei lavoratori e compromettono la concorrenza leale tra le imprese.