Grand soirée al Teatro Vittorio Emanuele in occasione del concerto interamente dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart, nato dalla collaborazione tra l’E.A.R. Teatro di Messina, l’Accademia Filarmonica, l’Associazione Bellini e la Filarmonica Laudamo. A dirigere l’Orchestra del Vittorio Emanuele Davide Galaverna, contrabbassista di fama internazionale e attualmente docente presso l’ISSM “Bellini” di Caltanissetta. Al pianoforte Alberto Ferro, che vanta un curriculum d’eccellenza e una carriera costellata di riconoscimenti e successi riportati in prestigiose competizioni.
Sono stati così eseguiti due capolavori assoluti del grande salisburghese: il Concerto per pianoforte e orchestra K 467 e la Sinfonia “Jupiter” K 551, preceduti da “I musicanti del villaggio” K 522, lo scherzo musicale che il compositore viennese ha scritto in uno dei momenti più difficili della sua breve vita, mescolando sorriso e sublime, vestendo gli orchestrali dei panni di inesperti suonatori di strada e inscenando un teatro sonoro ricco di colpi di scena, lazzi e clamorose stonature. “Nulla di più serio degli scherzi di un Genio”, affermava Goethe.
Scritto ed eseguito per la prima volta nella primavera del 1785, il Concerto n. 21 in do maggiore K 467 è uno dei più belli e noti di Mozart e l’Andante centrale è certo tra i più alti movimenti lenti composti. Vi si addensano stati d’animo ora tristi, ora finanche angoscianti, ora inaspettatamente sereni.
La Sinfonia n. 41 in do maggiore “Jupiter” K 551 è l’ultima delle 41 scritte e risale all’estate del 1788. Uno dei momenti più felici dell’opera sinfonica di Mozart, seppur tra le amarezze che derivavano in primis dalla morte della piccola figlia Theresia, poi dallo scarso successo del “Don Giovanni” a Vienna e dalle condizioni economiche tutt’altro che floride. Una Sinfonia che è dunque vittoriosa affermazione della vita nel varcare i confini del dolore. Il titolo, rimando mitologico a Giove, fu probabilmente assegnato dall’impresario inglese Johann Peter Salomon e traduce il carattere quasi divino della composizione.
Va da sé l’encomio tanto alla magistrale esecuzione dell’Orchestra del teatro Vittorio Emanuele quanto all’impeccabile organizzazione della “Serata Mozart”, nella comunione di intenti dell’E.A.R. Teatro di Messina e delle tre associazioni musicali messinesi.