Come avevamo anticipato in altri articoli, il gruppo consiliare del “Megafono” facente capo al presidente della Regione Crocetta, voterà No alla sfiducia al sindaco Renato Accorinti. Oggi arriva la conferma ufficiale del capogruppo. In relazione alle dichiarazioni politiche sulla sfiducia venute alla ribalta nelle cronache riportate dalla stampa negli ultimi giorni, il Consigliere Comunale Angelo Burrascano, Capogruppo del Megafono – Lista Crocetta, ha dichiarato quanto segue:
“Negli ultimi giorni diversi esponenti politici sono intervenuti sulla vicenda sfiducia Accorinti . A partire da una MOZIONE DI SFIDUCIA presentata al Segretario Generale nel lontano mese di luglio 2016 a cui via via alla spicciolata si sono aggiunte altre firme fino ad arrivare all’anno 2017 con 17 firmatari che permettono così di portare la mozione in discussione in seno al Consiglio Comunale. Come spesso accade, tutti parlano Sfiducia Si / Sfiducia No, ma nessuno ne valuta le sue effettive ripercussioni e conseguenze per una città già in sofferenza (economica/sociale).
Messina non ha bisogno di un Commissario con una gestione distante dagli interessi del territorio. Ecco perché la MOZIONE DI SFIDUCIA, senza un serio progetto politico, non può certo rappresentare una soluzione ai problemi di Messina , dei cittadini messinesi . Non credo che esistano dei presupposti così gravi che portino alla Mozione di Sfiducia nei confronti di Accorinti ne tantomeno esiste in seno ai partiti e al Consiglio Comunale una decisione unitaria sul Si alla Sfiducia.
Da Capogruppo Consiliare del Megafono, una forza politica a cui fa a capo il Presidente della Regione Siciliana, che ha raccolto molti consensi alle ultime elezioni sia regionali che nei vari comuni tra cui anche il Comune di Messina, ritengo “irrispettose” queste fughe in avanti di esponenti di partiti e convenire ad una posizione unitaria per non dare la possibilità ad Accorinti di trasformare la Mozione a suo favore. Trasformarlo a vittima. In assenza di confronti o dibattiti il sindaco Accorinti non verrebbe guardato come quello che ha affossato la città di Messina ma come colui che viene attaccato dalle forze politiche che non gli hanno dato e non gli danno la possibilità di lavorare con serenità. Sarebbe il “Martire di Messina”!!!.
La Mozione di Sfiducia andava presentata subito , quando i partiti ed il Consesso Comunale tutto si era reso conto che avevano davanti un amministratore incompetente che non rispettava il suo programma elettorale e anche le esigenze della città. Sono dell’idea che ormai sia troppo tardi, ad un anno dalle prossime elezioni, dare la Sfiducia al sindaco Accorinti perché affosseremmo nuovamente Messina con un Commissariamento.
I partiti, che in questi anni di amministrazione strafalciona hanno sostenuto Accorinti, oggi stranamente a pochi mesi dal voto chiedono la Sfiducia . Sfiduciare ora Accorinti vuol dire dare la possibilità alla deputazione che governa i partiti di accomunare le elezioni amministrative con le politiche legando la pletora di candidati a se per la ricerca del voto. Non per una nobiltà d’animo nei confronti di Messina ma per i propri interessi elettorali/personali.
A mio parere va riaperto il dialogo tra forze politiche e, prima di ogni altra cosa, con Accorinti per il bene della città. Così da dargli la possibilità di completare quello che ha in corso – Chiusura Messinambiente e avvio Messinaservizi Bene Comune, mobilità del personale, Amam, Svincoli, il Secondo Palazzo di Giustizia e tutti quegli interventi che vanno completati così da evitare che la città si ritrovi anche senza servizi essenziali.
Il sottoscritto si rifiuta di adeguarsi supinamente a decisioni calate dall’alto. Non è più possibile partire da nomi dei papabili sindaci e dal sottogoverno – cosa che sembra essere l’unica preoccupazione di molti – ma va riportato al centro del dibattito la mole di difficoltà in cui annaspa la città e cercare delle soluzioni ottimali per salvare il salvabile.
Senza questa pregiudiziale, senza un progetto serio e condiviso con le forze politiche per la salvaguardia di Messina e dei cittadini, il Megafono, che io rappresento in seno al Consiglio, non potrà sedersi a nessun tavolo ne pensare di consegnare la città all’ennesimo Commissario.
Con queste convinzioni dichiaro che sono Sfavorevole alla Sfiducia che dichiarata così in ritardo danneggerebbe oltremodo la città”.