Messina superato di misura dal Matelica che si aggiudica la Coppa Italia di Serie D

Il Messina voleva chiudere un’infausta stagione, regalando un traguardo storico alla città, ma non è riuscito nell’intento. Il Matelica ha vinto di misura, grazie a una rete realizzata di testa da Dorato al 7’ del primo tempo, con complicità di Meo che, nonostante fosse ben piazzato sul proprio palo, si è fatto trafiggere. I biancoscudati ci hanno provato, ma le assenze di peso e la migliore organizzazione dell’avversario, che vantava delle individualità importanti, non sono riusciti a recuperare il deficit. E’ stata una gara maschia, agonisticamente ad alti livelli, ma mai cattiva e lo dimostrano i soli due cartellini gialli estratti dal direttore di gara.

Il primo tiro è della formazione marchigiana con Pignat, ma la sua mira è imprecisa. Ottima ripartenza di Cocimano, padrone incontrastato della fascia destra, cross perfetto per Catalano che, da buona posizione colpisce male la sfera. Capovolgimento di fronte del Matelica, cross millimetrico di Visconti per la testa di Dorato che insacca in rete: 0-1. Nell’occasione ci sono enormi responsabilità del portiere Meo che, nonostante fosse piazzato sul suo palo, non ha respinto la sfera. Al 18’ Cocimano su punizione supera la barriera, ma Agnelli blocca con i piedi e allontana il pericolo. Il Messina spinge alla ricerca del gol del pari. Ottimo assist di Cocimano per Tedesco che spreca incredibilmente da ottima posizione. Al 30’ Melandri sfiora il palo con un destro insidiosissimo. Ancora Matelica pericoloso, cross di Lo Sicco per la testa di Dorato, sfera di poco alta sopra la traversa. Allo scadere, il solito Lo Sicco mette una palla d’oro sui piedi di De Santis che, da un metro, calcia incredibilmente fuori.

Nella ripresa il Matelica sa bene che il Messina è una formazione pericolosa e si riversa subito in avanti, alla ricerca del gol del raddoppio. Al 9’ ci prova Melandri dal limite, Meo si distende bene e para. La risposta del Messina arriva tre minuti dopo con Catalano, che scaglia un gran sinistro e Avella deve sfoderare una delle sue migliori performance per sventare il pericolo. La gara si infiamma con ribaltamenti di gioco e azioni pericolose da una parte e dall’altra. Infantino getta nella mischia Marzullo per aumentare il peso specifico in avanti. L’italo-tedesco si rende pericoloso al 18’, ma il suo tiro termina sull’esterno della rete. Al 26’ Florian la mette nel sacco, ma l’arbitro annulla per un fallo di mano. Poi un sinistro a giro di Margarita, per fortuna di Meo, termina di poco fuori. Quasi allo scadere del tempo regolamentare ci prova Cocimano, ma Avella non si fa sorprendere e para in tuffo. Nel recupero Bittaye salta due avversari sulla fascia sinistra, si incunea in area ma, a tu per tu con Meo, tira addosso al portiere messinese. Al 95’ arriva il triplice fischio del direttore di gara e il Matelica esulta per lo storico traguardo raggiunto.

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