Maestre picchiavano bimbi in una scuola di Reitano, chiusura indagini, quattro indagate

Il pm del tribunale di Patti, Giorgia Orlando, ha inviato un avviso di conclusione di indagini per quattro maestre accusate di violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei loro piccoli alunni. Sono indagate le docenti G.C., 58 anni di Caronia, S.A. 48 anni di Santo Stefano di Camastra, R. C., 41 anni di Castell’Umberto, e G. L. C., 53 anni di Castell’Umberto. Archiviata la posizione della collaboratrice scolastica R. B., 58 anni di Reitano, poichè nei suoi confronti non sono stati ravvisati elementi di colpevolezza tali da giustificare l’apertura di un procedimento penale a suo carico.

La vicenda risale allo scorso maggio 2016, quando la Polizia di Stato inviò i provvedimenti di custodia cautelare nei confronti delle maestre, dopo aver acquisito delle immagini video che dimostravano le violenze nei confronti dei piccoli alunni. Il regime del terrore messo in atto a scuola prevedeva inoltre una regola ben precisa: nulla doveva essere raccontato al di fuori della classe, né all’interno della scuola, né tantomeno a casa. “Quello che succede in classe non si deve riferire a casa e quello che succede a scuola deve rimanere a scuola”.

Vastasi, pezzenti, babbo, sei una capra, cretino, sei schifoso, cammina tu e tua madre pure, un porco sei, sei un ritardato mentale, siete cosa di stare per la strada e di andarvene veramente nel carcere minorile, non siete cosa di stare con le persone perbene, appena tu non scrivi ti vengo a prendere e ti passo con i piedi sulla pancia, vi lascio il segno addosso per tutta la vita”. Questi sono solo alcuni degli epiteti e delle frasi utilizzati e spesso urlati a pochi centimetri dal volto dei piccoli.

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