Top Spin Messina entra nella storia e conquista uno strepitoso scudetto

La Top Spin Messina ha conquistato il primo scudetto della sua storia. Ha centrato l’obiettivo, battendo per 4-2 a Villa Dante una comunque meritevolissima A4 Verzuolo Tonoli-Scotta nella sfida di ritorno della finale tricolore, dopo il 3-3 dell’andata. Fantastica l’atmosfera della serata, con 500 persone presenti per tifare in modo coinvolgente e molto sportivo. Anche a Verzuolo la cornice di pubblico era stata da applausi. È andato infatti in archivio un confronto fra due società che hanno il merito di essere amate da un folto gruppo di appassionati.

Nel primo singolare si sono affrontati i due numeri uno e Yaroslav Zhmudenko ha conquistato il primo set, dal 3-4, con un break di 7-0. Nel secondo Marco Rech Daldosso è partito meglio (4-2) e l’ucraino ha rimontato (4-4) e dal 5-6 ha messo a segno cinque punti (10-6) e ha chiuso alla terza palla utile. Nel terzo parziale il portacolori della Top Spin è salito 6-4 e, dopo essere stato rimontato (6-6), ha confezionato tre punti consecutivi. Ottenuto il 10-7, Rech Daldosso ha concretizzato il secondo set-point a disposizione per aggiudicarsi la frazione e restare in partita. Nel quarto parziale, dopo il 2-2 sono arrivati sei punti di fila per Zhmudenko. Rech Daldosso ha reagito e ha provato a rifarsi sotto (6-9), ma non è riescito ad evitare che l’ucraino si imponesse, regalando a Verzuolo il primo successo.

Tra Jordy Piccolin e Alessandro Baciocchi il bolzanino della Top Spin ha dettato inizialmente il ritmo, portandosi sul 6-2. L’atleta ospite ha replicato con cinque punti di fila, operando il sorpasso. Piccolin è stato di nuovo avanti sull’8-7 e sul 9-8, ma ha subìto il ritorno del rivale. Il padrone di casa ha annullato un set-point (9-10), prima di cedere il parziale. Il secondo set è stato dominato da Piccolin, che ha fatto il vuoto (8-0) e ha chiuso la pratica senza troppe difficoltà (11-4). Copione diverso nel terzo parziale, perché Baciocchi è scattato dal 7-7 con tre punti consecutivi e ha fatto la sua frazione al secondo set-point per 11-8. La quarta è stata una fotocopia della seconda, con Piccolin che è volato sul 9-0 e ha completato l’opera rapidamente.  Alla “bella” si è assistito a un altro monologo dell’altoatesino, che ha portato in parità il team locale.

La pallina è poi passata ad Antonino Amato e a Daniele Pinto e il palermitano non ha tradito le attese. Nel primo set  ha recuperato all’inizio e dal 6-6 non ha più sbagliato. Nella seconda frazione l’alfiere della Top Spin ha operato il break di 5-1 che lo ha portato sul 7-5. Avanti 9-6 ha incassato due punti del rivale, ma ha trovato la carica per la conquista del set. Pinto è scattato meglio nel terzo parziale (2-0), ma Amato ha ribaltato la situazione (5-4). Il novarese è stato protagonista di un altro capovolgimento (8-6), ma è stato raggiunto e superato definitivamente.

Con la Top Spin avanti per 2-1 si sono affrontati Rech Daldosso e Baciocchi. Il lombardo è scattato a razzo (5-1) ed è stato rimontato (6-5), ha riaccelerato ed è stato ripreso (9-8), prima di aggiudicarsi gli ultimi due punti. Nella seconda frazione Rech Daldosso è filato via dal 3-3 all’8-4 e poi al 10-6, concretizzando la terza opportunità. La reazione di Baciocchi nel terzo set ha consentito al perugino di condurre 5-1 e poi 7-4, ma Rech Daldosso ha piazza quattro punti di fila. Di nuovo parità sull’8-8 e sul 9-9, il beniamino locale ha fallito la prima chance per aggiudicarsi il match, ma ha colpito alla seconda.

Sul 3-1 complessivo la Top Spin era ad un soffio dalla storia. Zhmudenko, opposto ad Amato, ha fattovalere il suo gioco nel primo set, andando subito sul 6-2 e poi arginando il tentativo di risalita del palermitano. Nella seconda frazione è stato Amato a prendere quattro punti di margine. L’ucraino ha recuperato ed è passato  a condurre per 8-6, salvo poi essere ripreso (9-9). Amato ha salvato una palla set, cedendo alla seconda. Zhmudenko ha chiuso, quindi, il discorso nel terzo parziale, ottenuto dopo che Amato era risalito da 3-0 a 3-3.

Si è dunque deciso tutto, come all’andata nel sesto singolare. Piccolin e Pinto si sono fronteggiati, il primo per consegnare alla Top Spin gioca lo scudetto e il secondo per portare l’A4 Verzuolo allo spareggio. Piccolin ha sprintato in avvio (4-1), ma Pinto ha  trovato quattro punti consecutivi e ha costretto il bolzanino a lottare fino in fondo nel primo set. Nella seconda frazione Pinto è partito bene (3-0) e ha allungato (7-3), ponendo le premesse per impattare. Il terzo parziale ha visto costantemente avanti Piccolin, che però sul 10-6, non è stato capace di chiudere. Bravissimo Pinto a salvare le quattro palle e a procurarsene una, anche quella annullata. La quinta opportunità di Piccolin è stata quella buona.

Il bolzanino non si è fermato (4-1) e Pinto è risalito (6-6). Sul 7-7 Piccolin si è preso tre match-point e al secondo ha tagliando il traguardo, innescando l’invasione di campo. La Top Spin ha dunque potuto festeggiare in casa lo scudetto, che si è andato ad aggiungere alla Coppa Italia, contesa con successo a Terni al Cral Comune di Roma. I siciliani ha dunque emulato la doppietta che l’anno scorso aveva avuto per protagonista l’Apuania Carrara. La premiazione ufficiale, effettuata dal vicepresidente vicario Carlo Borella, ha concluso una bellissima serata, orchestrata alla perfezione dal presidente Giorgio Quartuccio, per dare il massimo risalto possibile all’evento. Chi ha avuto la fortuna di viverla, la conserverà per sempre nel cuore.

Marco Rech Daldosso – Yaroslav Zhmudenko 1-3 (4-11, 8-11, 11-8, 7-11)

Jordy Piccolin – Alessandro Baciocchi 3-2 (10-12, 11-4, 8-11, 11-1, 11-4)

Antonino Amato – Daniele Pinto 3-0 (11-6, 11-8, 11-9)

Marco Rech Daldosso – Alessandro Baciocchi 3-0 (11-8, 11-9, 12-10)

Antonino Amato – Yaroslav Zhmudenko 0-3 (5-11, 10-12, 5-11)

Jordy Piccolin – Daniele Pinto 3-1 (11-7, 8-11, 13-11, 11-8).

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